L’associazione Infrastrutture sostenibili lancia il piano strategico al 2022

L'obiettivo è realizzare position paper in grado di dare risposte scientifiche e misurabili agli stakeholder

infrastruttureNell’evoluzione degli scenari attuali tra Grean deal e Next generation EU e i target per il clima il paradigma di riferimento diventa la sostenibilità in ogni elemento costruttivo e imprenditoriale del sistema Paese. “Una parola che oggi contiene la possibilità per il mondo di avere un futuro. In sintesi: o saremo sostenibili o non saremo” come dichiara nel piano strategico 2021-22 l’associazione Infrastrutture sostenibili pubblica il piano strategico per il 2021-2022.

Misurare la sostenibilità delle infrastrutture è uno degli elementi fondamentali per promuovere la qualità della vita dei cittadini e l’engament degli stakeholder” spiega il presidente dell’Associazione Lorenzo Orsenico. Sono pochi gli strumenti che danno soggettività e misurabilità della sostenibilità di una infrastruttura. Per questo ci proponiamo di essere un riferimento tecnico scientifico per promuovere la sostenibilità delle infrastrutture”.

L’ambito di azione dell’Associazione riguarda tutte le tipologie di infrastrutture, ma in modo particolare quelle relative ai settori dell’acqua, dell’energia, dell’Ict, dei rifiuti e dei trasporti.

Nel complesso l’Associazione si occupa di sostenibilità delle infrastrutture per cui promuove dei sistemi di rating di valutazione con il protocollo Envision; in secondo luogo la digitalizzazione della progettazione e la promozione di progetti innovativi realizzati secondo criteri di sostenibilità.

Il piano strategico dell’associazione Infrastrutture sostenibili

L’obiettivo è dare le risposte oggettive e specialistiche a dei problemi di carattere infrastrutturale nazionale così da diventare un riferimento scientifico per gli stakeholder istituzionali e imprenditoriali. Per farlo l’Associazione si propone di realizzare gruppi di lavoro su alcune questioni ritenute prioritarie quali: le potenzialità della Next generation EU; la normazione dei Cam infrastrutture; la qualificazione delle opere infrastrutturali in una logica di sostenibilità; le potenzialità delle tecnologie sostenibili; lo sviluppo della digitalizzazione della pubblica amministrazione; l’industrializzazione del processo produttivo (cantiere) e la regolarità dei rapporti di lavoro (sostenibilità sociale); il recupero e il riciclo dei materiali da demolizione e di sviluppare partnership e relazioni e scambi con alcune realtà internazionali sia a livello europeo e in particolare con le associazioni di rappresentanza del settore e della filiera (Fiec), così come con alcuni enti e accademie americane come l’Isi e il polo universitario di Miami.

Il tutto mentendo alta la sfida verso la comunicazione e l’allargamento del proprio bacino di utenza.

“Vogliamo soci attivi con gruppi di lavoro che portino avanti soluzioni a criticità e problemi, lavorando a position paper che forniscano soluzioni e facciano proposte concrete” ribadisce il presidente. Magari illustrando anche le opportunità date dalle nuove tecnologie come la digitalizzazione della progettazione che permette di misurare in diretta l’effetto di determinate modiche progettuali incorso d’opera come sottolinea anche Alfredo Martini, direttore dell’Associazione.

swot associazione infrastrutture sostenibili

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.