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Foto di kalhh da Pixabay

Lo scoppio della pandemia ha ridisegnato l’agenda dei media, offuscando le tematiche green. A dirlo è il rapporto Eco-Media 2020, promosso da Pentapolis Onlus ed Eco in Città, insieme al supporto scientifico dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino. Lo studio monitora l’attenzione rivolta dai principali media italiani alle tematiche ambientali.

Pandemia e media, traduzione delle tematiche ambientali trattate

La pandemia – si legge in una nota – ha monopolizzato l’attenzione delle emittenti tv e delle testate giornalistiche web, arrivando a percentuali pari all’85% dello spazio disponibile. (…)  Il risultato è una riduzione delle tematiche tradizionalmente trattate dai media e tra queste anche di quella ambientale”.

Pandemia e media, i dati sulle televisioni

Entrando più in dettaglio, dal report emerge come, per la sezione TV la frequenza delle keyword relative all’ambiente in rapporto a quella ‘Covid-19/Coronavirus’ è nettamente inferiore, 106 a rispetto a 718. “Nell’arco di tempo indagato dalla ricerca, la parola “Covid-19/Coronavirus” è comparsa in tutte rilevazioni, con valori assoluti molto alti e un picco il 25 maggio in cui la keyword è stata registrata 58 volte. E questo nonostante l’Italia non fosse in un periodo di massima allerta sulla questione sanitaria perché il primo lockdown era terminato da tre settimane e la seconda ondata non era ancora scoppiata. Eppure, il tema della pandemia è stato molto presente anche a discapito di quello ambientale.” Il Tg1, invece, ha mandato almeno un servizio a sera relativo all’ambiente. Dimostrandosi più sensibile all’ecologia, al verde e alla crisi climatica.

Web media

Invece per quanto riguarda la sezione web, “nonostante sia impossibile ottenere una visione d’insieme precisa sulla copertura online dei siti analizzati, su un totale complessivo di 6.165 notizie, l’ambiente è stato trattato per il 18%, il Covid per l’82%”. In particolare, il Corriere della Sera, con una percentuale pari al 29% degli articoli, ha presentato almeno una parola chiave relativa all’ambiente. Attestandosi così sopra alla media rilevata. “Altri giornali e telegiornali – precisa lo studio – si sono dimostrati sensibili all’ambiente solo quando lo hanno affrontato all’interno di un determinato quadrante, come Il Sole24Ore con l’economia e il Tg3 con la politica”.

Tematiche ambientali “messe all’angolo”

Doveva essere l’anno della svolta green per arrestare la crisi climatica – afferma in una nota Massimiliano Pontillo, Direttore Rapporto Eco-Mediama la pandemia globale ha ridisegnato le priorità dei media e del dibattito pubblico. Così che il volto di Greta e il Green New Deal europeo hanno lasciato spazio a bollettini, mappe e curve epidemiologiche. Il contesto sanitario ha travolto il Pianeta mettendo all’angolo le tematiche ambientali, trattate sporadicamente dai mezzi d’informazione. Rileviamo anche un altro dato molto critico: l’assenza di un legame, scientificamente provato, tra ambiente e Coronavirus”.

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