Cambiamenti climatici, i cinesi i più ottimisti

Gli Italiani più ottimisti in Europa. I dati dell'indagine della Banca europea per gli investimenti sulla percezione del tema nella popolazione mondiale

EIB Climate Survey Global Website ITCome percepiscono il fenomeno dei cambiamenti climatici i cittadini nel mondo? La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha commissionato alla società Bva una indagine sul tema e i risultati sono stati incoraggianti.

Panda3A livello mondiale l’indagine rileva che i cambiamenti climatici sono “tra le sfide principali percepite in altre zone geografiche del pianeta”, con coinvolgimenti diversi. A sorpresa sono in maggioranza i cinesi, 73%, che li considerano “tra i grandi temi che la società deve affrontare”, rispetto al 47% degli europei e il 39% degli americani.

Nel complesso però i cinesi sono i cittadini più ottimisti rispetto la possibilità di “invertire la tendenza dei cambiamenti climatici” con l’83% dei favorevoli rispetto il 59% degli europei e il 54% degli americani.

Emma Navarro, Vicepresidente della Bei e responsabile dei finanziamenti a favore del clima e dell’ambiente, ha così commentato i risultati dell’indagine della Bei sul clima: “La Bei, in quanto Banca per il clima dell’UE, è uno dei maggiori finanziatori multilaterali in campo climatico a livello mondiale, e si impegna a moltiplicare i propri sforzi in questo ambito. È per questa ragione che è essenziale da parte nostra ascoltare le posizioni dei cittadini per essere sicuri di rispondere a ciò che li preoccupa, in modo che nessuno di loro rimanga indietro”.

Come gli italiani percepiscono il tema del cambiamento climatico

EIB Climate Survey Italy WebsiteGli italiani ritengono che il pianeta si possa ancora salvare (69%), ma danno all’uomo (86%) la responsabilità del problema in corso. Nel complesso sono i cittadini europei i “più propositivi”: il 73% si ritiene coinvolta in prima persona.

Tra gli elementi indicati come i più preoccupanti sullo stato dell’ambiente, i cittadini italiani evidenziano: lo scioglimento dei ghiacciai (47%), l’inquinamento atmosferico (40%, ovvero 8 punti in più rispetto alla media europea) e l’aumento delle temperature (39%).

L’80% della popolazione è certo che gli effetti di quanto accaduto fin’ora si ripercuoterà anche nel futuro. Tra i temi ritenuti più preoccupanti le migrazioni climatiche, per il 77%, mentre il 38% della età 15-29 anni prevede di subire in prima persona il fenomeno.

La disoccupazione più grave del clima

Il 69% degli italiani ritiene la disoccupazione più preoccupante del clima, che è solo terzo (41%) dopo la crisi finanziaria (42%). Rispetto ai cittadini dei paesi dell’Europa del nord -Danimarca, Olanda, Germania o Austria- che mettono la crisi climatica al primo posto.

Le 10 sfide principali da affrontare secondo gli italiani

  • 69% – disoccupazione
  • 42% – crisi finanziaria
  • 41% – cambiamenti climatici
  • 41% – instabilità politica
  • 32% – migrazione su vasta scala
  • 26% – accesso all’assistenza e ai servizi sanitari
  • 23% – potere di acquisto
  • 8% – terrorismo
  • 2% – attacchi informatici
  • 2% – altro
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