EcarSostegno degli incentivi statali. Regolamentazioni sempre più severe sulle emissioni che spingono i produttori a concentrarsi sull’elettrico. Ma anche sensibile diminuzione dei costi delle batterie e aumento della soddisfazione dei consumatori. E’ questo il mix di fattori che ha contribuito ad accelerare la crescita delle vendite dei veicoli elettrici secondo il report di Boston Consulting Group “Who Will Drive Electric Cars to the Tipping Point?”, da cui emerge come queste vetture rappresenteranno un terzo del mercato mondiale dell’auto entro il 2025. Dato che crescerà ulteriormente al 51% entro il 2030, quando supereranno quelle di veicoli alimentati da motori a combustione interna.

Qualche numero

Nel giro di 10 anni, secondo lo studio, un quarto del mercato mondiale dell’auto sarà rappresentato da veicoli elettrici a batteria Bev (18%) e ibridi plug-in Phev (6%). Questi due settori registreranno la maggiore crescita, e vedranno un’accelerata nella seconda metà del prossimo decennio. “Il calo dei prezzi delle batterie- spiega una nota di Boston consulting Group – porterà a un punto di non ritorno il costo totale di possesso (TCO) a cinque anni di un’auto BEV nel 2022 o 2023 (a seconda della regione e alle dimensioni dell’auto) e una spinta verrà anche da taxi e servizi di trasporto passeggeri. La crescita delle vendite di PHEV sarà più lenta, ma sostenuta dai produttori e dagli incentivi”.

Interesse dei consumatori cresce

A contribuire alla crescita del settore anche il forte interesse dei consumatori sempre più sedotti dal vettore elettrico. Nel 2018 i sondaggi statunitensi mostrano quasi il 40% in più di persone interessate a un veicolo Phev e il 20% in più a un Bev rispetto al 2010. Mentre il 70% dei proprietari di veicoli elettrici intende acquistarne di nuovi.

Riduzione delle emissioni

Un altro aspetto rilevato dal report è il contributo rilevante della mobilita elettrica alla riduzione delle emissioni inquinanti. “Seppure diversi studi abbiano dimostrato che, a seconda della regione di produzione del veicolo e delle dimensioni della batteria – si legge nella nota di Bcg –  la produzione di un veicolo BEV può generare più emissioni di CO2 rispetto a quella di un veicolo a combustione interna ICE, una volta in funzione gli elettrici garantiscono migliori emissioni nel ciclo completo well-to-wheel. E l’impatto positivo globale è destinato ad aumentare nel prossimo decennio con l’aumento della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili”. 

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