La capacità globale di produzione di idrogeno da energia rinnovabile o gas naturale con cattura del carbonio aumenterà nei prossimi anni. Al 2030 potrebbe salire da 8 fino a 20 volte. Nella seconda ipotesi raggiungerebbe le 14 milioni di tonnellate l’anno (mtpa). E’ quanto emerge dallo studio di Globaldata.

I dati dell’ “Hydrogen transition outlook and trends – Q3 2021”

Secondo il rapporto di Globaldata Hydrogen transition outlook and trends – Q3 2021la capacità totale dei progetti a basse emissioni di carbonio in cantiere ha superato i 20 mtpa. Di questa capacità, l’85% deriverà da progetti “idrogeno verde“, quelli in cui l’idrogeno è prodotto da fonti rinnovabili. Il restante 15% sarà fornito da progetti “idrogeno blu“, che sfruttano il gas naturale ma sono dotati di tecnologia per la cattura del carbonio.

Le previsioni di crescita dell’idrogeno

La maggior parte della capacità prevista proviene da progetti che sono ancora in fase di studio e non hanno la certezza di proseguire. La proiezione al 2030 prevede che la capacità di idrogeno a basse emissioni di carbonio raggiungerà 14 milioni di tonnellate all’anno nello scenario migliore. L’ipotesi peggiore limiterebbe la crescita a 8 milioni di tonnellate annue. Ma sarebbe comunque di oltre 10 volte superiore alla capacità attuale, pari a 0,6 milioni di tonnellate all’anno.

Will Scargill, managing energy analyst di GlobalData, spiega le ragioni di questa incertezza: ”L’idrogeno a basse emissioni di carbonio può offrire la strada per la riduzione delle emissioni nei settori della raffinazione e della chimica, nonché per la decarbonizzazione di settori difficili da abbattere come il trasporto pesante e l’industria. Il settore ha il potenziale per una rapida crescita in questo decennio, con l’idrogeno verde in testa. Tuttavia, il ritmo dipenderà dall’avanzamento dei grandi progetti fino agli investimenti, soprattutto perché il gasdotto è relativamente pesante con i primi 10 progetti che rappresentano il 65% della capacità del gasdotto.”

Le discriminanti per la crescita dell’idrogeno

Oltre ai progressi nello sviluppo della capacità di produzione, le discriminanti per la crescita di questa fonte saranno altre. Innanzi tutto il coinvolgimento del mondo politico e l’implementazione della catena del valore. Per questo, l’UE ha annunciato una strategia ambiziosa a partire dallo scorso anno. Numerosi paesi a livello globale stanno promuovendo politiche per acquisire una porzione di questo mercato al fine di accelerare le proprie transizioni energetiche. Molti attori attivi nella catena del valore hanno iniziato una collaborazione per sviluppare una strategia coerente allo sviluppo. Questo avviene soprattutto tra le aziende che si occupano della capacità produttiva e quelle che hanno i potenziali clienti per sostenerne lo sviluppo. Il solo secondo trimestre del 2021 ha visto oltre tre volte il numero di accordi di collaborazione relativi allo sviluppo dell’idrogeno rispetto alla prima metà del 2020.

Scargill conclude: “Una rapida costruzione del settore dell’idrogeno a basse emissioni di carbonio si baserà su uno sforzo collaborativo tra le aziende e con i governi. Ciò dovrebbe consentire la commercializzazione del settore sviluppando nuovi segmenti di domanda insieme alla capacità, potenziando le tecnologie e riducendo i costi”.

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