Il ministero della Transizione ecologica ha avviato l’iter autorizzativo del progetto per lo sviluppo energetico della Valtellina che interesserà otto comuni in provincia di Sondrio e per il quale Terna investirà 240 milioni di euro.
Il piano di riassetto rientra nel quadro dell’accordo di programma sottoscritto nel 2003 dall’operatore con gli enti locali coinvolti.
Lo sviluppo infrastrutturale della Valtellina
È prevista la realizzazione di nuove stazioni elettriche a 380 kV, 13,5 km di nuove linee in cavo a 380 kV, 2,8 km di nuovi raccordi in cavo a 220, 150 e 132 kV e 4,2 km di raccordi aerei di collegamento alle nuove stazioni elettriche. Gli interventi, una volta realizzati, consentiranno di demolire oltre 34 km di elettrodotti aerei esistenti, per un totale di 100 tralicci e 137 ettari liberati.
Le opere consentiranno di aumentare l’efficienza della rete elettrica dell’area, favorendo anche l’integrazione dell’energia prodotta dagli impianti idroelettrici: “Grazie al vasto piano di riassetto della rete in alta tensione, diminuirà anche l’impatto sul territorio delle infrastrutture elettriche esistenti con benefici a livello ambientale e paesaggistico”, commenta Terna nella nota stampa.
La scelta di localizzare il nuovo progetto nell’area degli otto comuni valtellinesi è il risultato di un percorso di dialogo che l’operatore ha portato avanti con le amministrazioni locali e finalizzato alla condivisione degli interventi in ottica di sostenibilità.
Da Terna, 520 milioni per la resilienza elettrica della Lombardia
Nell’ambito del piano industriale 2021-2025 Driving Energy, con un budget di circa 9 miliardi di euro, Terna investirà in Lombardia oltre 520 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale, in funzione della transizione energetica. Le attività coinvolgeranno oltre 120 imprese e circa 600 addetti.
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