Reti elettriche interconnesse nell’area mediterranea, l’andamento del progetto TEASIMED

L’associazione dei gestori dei sistemi di trasmissione del Mediterraneo (Med-TSO) ha pubblicato gli ultimi dati relativi alla produzione di energia nella regione.

  • Il progetto TEASIMED, avviato nel 2020 dalla Med-TSO, ha l’obiettivo di sviluppare una rete elettrica interconnessa e resiliente nel Mediterraneo.
  • Le ultime analisi hanno riguardato sette Paesi: Giordania, Turchia, Egitto, Marocco, Tunisia, Algeria e Libia.
  • Si stima che la capacità di generazione dell’area per il 2022 si attesti sui 115 GW, mentre nel 2027 sarà di 128 GW.
Reti elettriche
Foto Unsplash

L’obiettivo del progetto TEASIMED (Towards an efficient, adequate, sustainable and interconnected mediterranean power system) è quello di sviluppare le infrastrutture elettriche nel Mediterraneo e di favorire l’integrazione e l’esercizio coordinato delle reti. L’iniziativa è coordinata dall’associazione che riunisce i gestori dei sistemi di trasmissione del Mediterraneo, la Med-TSO. La quale ha recentemente pubblicato due report stagionali (Summer Outlook 2022 e Winter Outlook 2022/2023) e, il 22 febbraio, ha reso note anche le previsioni per il prossimo futuro (Mid-term Outlook 2025 & 2027).

Le valutazioni di adeguatezza

“Abbiamo cominciato a redigere gli adequacy assessments, cioè le valutazioni di adeguatezza, prima della crisi energetica, e vogliamo pubblicarli con regolarità. Rappresentano uno strumento sempre più importante nell’ottica di aumentare la sicurezza degli approvvigionamenti nella regione mediterranea”. Queste le parole di Angelo Ferrante, segretario generale della Med-TSO.

Lo scopo di queste valutazioni, ha spiegato il project manager Simone Biondi, è quello di esaminare i Paesi presenti nella regione per capire se dispongono di capacità sufficiente per gestire la domanda di energia in caso di picchi, e in che modo l’interconnessione delle reti possa sopperire a eventuali carenze. Per farlo, i dati sul clima devono essere incrociati con quelli riguardanti le impreviste interruzioni del servizio, così da costruire un modello che possa essere utilizzato per analizzare gli scenari futuri.

Mediterraneo, progetto TEASIMED
L’elenco dei membri della Med-TSO che sono stati oggetto dello studio di adeguatezza

I dati relativi all’inverno 2022-2023

Ahmed El Shami, Power System Advisor della Med-TSO, ha mostrato alcuni grafici relativi all’inverno 2022-2023. Fra i sette Paesi analizzati, Giordania e Turchia si distinguono per i più scarsi consumi settimanali, mentre l’Egitto è quello che registra il consumo più elevato. La domanda è costante in Marocco e Tunisia, non lo è in Algeria e Libia.

Si stima che, a livello complessivo, la capacità di generazione dell’area per il 2022 si attesti sui 115 GW, di cui 102 in unità termiche. L’idroelettrico è presente solo in Algeria, Egitto, Marocco e Libano. I Paesi che più contribuiscono con eolico e solare al mix energetico sono la Giordania e, in particolare, il Marocco, il cui piano è quello di portare la quota di rinnovabili nel mix elettrico al 52 per cento entro il 2030. La quota di generazione di VRE (variable renewable energy) nella regione risulta leggermente superiore all’8 per cento, valore ancora troppo basso. A livello di adeguatezza, problemi significativi si registrano in Libano, Libia e Marocco.

Mediterraneo, TEASIMED
Grafico inverno 2022-2023

Le previsioni per il 2025-2027

Habib Mohamed Lakhdar, vicepresidente dell’associazione, ha invece parlato degli scenari inerenti al periodo 2025-2027. La domanda più elevata si registrerà nei mesi estivi: in tutti gli Stati, ad eccezione della Giordania, il consumo invernale sarà infatti molto più basso di quello estivo.

Mediterraneo, TEASIMED
Potenziali scambi 2025-2027

Si prevede che la capacità di generazione totale nel 2025 sarà di 116 GW, con quasi 93 GW in unità termiche. Nel 2027 si passerà a 128 GW, di cui 96 in unità termiche. Giordania e Marocco continueranno a guidare il settore dell’eolico e del solare, con un apporto crescente da parte della Tunisia. Come ha sottolineato Tony Gebrayel, MEDREG Policy Expert, lo sviluppo di una rete elettrica resiliente, sicura e sostenibile nel Mediterraneo consentirebbe di incrementare gli scambi di energia pulita, favorendo non solo la sicurezza degli approvvigionamenti e la riduzione della povertà energetica, ma anche la transizione alle fonti rinnovabili.

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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.