temperature riscaldamento globale
Foto di Darwin Laganzon da Pixabay

A livello globale il 2021 è stato tra i sette anni più caldi mai registrati. L’Unione europea ha vissuto un’estate di estremi con forti ondate di calore nel mare Mediterraneo. Al contempo, le concentrazioni globali di anidride carbonica e anche di metano, hanno continuato ad aumentare.

Copernicus climate change service (C3s) dell’UE ha diffuso i dati relativi al 2021. Le analisi sono completate dai dati del Centro europeo per le previsioni meteo a medio termine (Ecmwf l’acronimo in inglese). “Il 2021 è stato un altro anno di temperature estreme. Come l’estate più calda in Europa, le ondate di calore nel Mediterraneo, per non menzionare le elevate temperature senza precedenti in Nord America”, ha commentato in una nota stampa Carlo Buontempo, direttore del C3s. “Questi fenomeni sono un severo promemoria di quanto sia necessario modificare i nostri comportamenti. Compiere passi decisivi ed efficaci nella direzione di una società più sostenibile, e lavorare al fine di ridurre le emissioni nette di carbonio”.

I dati sui gas serra nell’atmosfera

Di questi sette anni, il 2021 si colloca tra i più freschi con il 2015 e il 2018. Nel frattempo, l’UE ha vissuto la sua estate più calda mai registrata, seppur simile alle precedenti estati più calde del 2010 e del 2018.

Con l’aiuto del Copernicus atmosphere monitoring service (Cams), C3s riferisce inoltre che l’analisi preliminare delle misurazioni satellitari conferma il continuo aumento nel 2021 delle concentrazioni di gas serra in atmosfera.

I livelli di anidride carbonica (CO2) raggiungono un record globale annuale medio di colonna di circa 414 ppm. Anche il metano (CH4) segna un record annuale di circa 1.876 ppb.

Le emissioni di carbonio provocate dagli incendi in tutto il mondo ammontano complessivamente a 1.850 mega tonnellate. Alimentate, in particolare, dagli incendi in Siberia. Questo dato è leggermente superiore a quello dell’anno scorso (1750 mega tonnellate), sebbene la tendenza sia in calo dal 2003.

Vincent-Henri Peuch, direttore del Cams, ha confermato in nota: “Le concentrazioni di anidride carbonica e metano continuano ad aumentare di anno in anno e non accennano a rallentare. Tali gas a effetto serra sono i principali responsabili del cambiamento climatico“.

I valori in UE nel 2021

Prendendo in considerazione l’intero anno, l’UE ha registrato 0,1 °C sopra la media del 1991-2020. Per il territorio, i dieci anni più caldi si sono tutti registrati dal 2000 e i sette più bollenti sono stati quelli dal 2014 al 2020.

Gli ultimi mesi della stagione invernale e primaverile del 2021 sono stati generalmente vicini o inferiori alla media 1991-2020. Una fase fredda in aprile, in seguito ad un marzo relativamente caldo, ha causato gelate di fine stagione nelle zone occidentali del continente.

Al contrario, l’estate è stata la più calda mai registrata, seppur simile alle precedenti estati più calde del 2010 e del 2018. Giugno e luglio sono stati entrambi i secondi più caldi dei loro rispettivi mesi. Agosto è rimasto vicino alla media generale con temperature superiori alla media a Sud e sotto la media a Nord.

Il 2021 nel resto del Pianeta

A livello globale, i primi cinque mesi dell’anno hanno registrato temperature relativamente basse rispetto agli anni più recenti. Da giugno a ottobre, tuttavia, i valori mensili sono stati sempre tra i quattro più caldi mai registrati.

Le temperature degli ultimi 30 anni (1991-2020) sono state circa 0,9 °C superiori rispetto a quelle del periodo pre-industriale.

Le regioni con temperature più alte della media sono comprese in una fascia che si estende dalla costa occidentale degli Stati Uniti e del Canada, al Canada nord-orientale e alla Groenlandia, così come ampie parti dell’Africa centrale e settentrionale e del Medio Oriente. Temperature inferiori alla media sono state rilevate nella Siberia occidentale e orientale, in Alaska, nel Pacifico centrale e orientale, in concomitanza con avvenimenti come la Niña all’inizio e alla fine dell’anno. Così come nella maggior parte dell’Australia e in parti dell’Antartide.

Le temperature dell’aria superficiale a livello globale

  1. Il 2021 è stato il quinto anno più caldo mai registrato sul pianeta, solo lievemente più caldo del 2015 e 2018;
  2. La temperatura media annuale è stata di 0,3°C superiore rispetto alla temperatura del periodo di riferimento 1991-2020, di 1,1-1,2°C superiore al livello pre-industriale del 1850-1900;
  3. Gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati con un margine notevole.

L’impegno da parte dell’Europa di adempiere all’accordo di Parigi può essere soddisfatto solo attraverso un’analisi efficace delle informazioni relative al clima”, ha rimarcato Mauro Facchini, a capo dell’Earth observation presso il directorate general for defence industry and space della Commissione europea. “L’analisi del 2021 indica che a livello globale gli anni più caldi sono, con ampio margine, gli ultimi sette.  È un promemoria del continuo aumento delle temperature globali e l’urgente necessità di agire“.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.