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Foto di giovanni gargiulo da Pixabay

In questi giorni di quarantena forzata a causa dell’emergenza coronavirus ci sono tante attività che si possono svolgere all’interno delle mura domestiche. Tra queste, suggerisce l’ing. Roberto Gerbo, Esperto in gestione dell’energia certificato, c’è la lettura e il controllo dei consumi elettrici.

Fase 1: allineamento consumi medi

Questa si può fare prendendo i consumi elettrici suddivisi in fasce orarie, ognuna della quale ha una tariffa determinata. Servono poi alcuni dati che sono normalmente disponibili in bolletta: il consumo annuo totale e il consumo medio di un periodo di riferimento.

Acquisite queste informazioni si può procedere a una prima analisi e capire se i propri consumi sono allineati a quelli medi individuati per ogni tipologia di nucleo familiare:

  • single -> 2.000 kWh/anno;
  • famiglia di 2 persone -> 2.700 kWh/anno;
  • famiglia di 3/4 persone -> 3.200 kWh/anno.

Se sono superiori a quelli indicati c’è senza dubbio una causa di inefficienza energetica. Per individuarla è consigliato passare alla seconda fase dell’analisi.

Fase 2: calcolo potenza media assorbita

Nella seconda fase dell’analisi servono i dati di consumo suddivisi in fasce orarie. Si sceglie un periodo di riferimento per l’analisi, di solito due mesi, e si leggono i dati riportati in tabella.

Nell’esempio riportato da Gerbo si prendono, ad esempio, i dati riportati nella tabella seguente e i mesi di novembre e dicembre del 2019 e del 2020. Nella fattispecie:

  • F1=231+220=451 ore;
  • F2=169+164=333 ore;
  • F3=320+360=680 ore.

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A questo punto si calcola un parametro teorico che è la potenza media assorbita, rapportando il consumo della fascia oraria alle ore della fascia in quel periodo. Nel nostro esempio:

  • F1=288/451=0,63 kW;
  • F2=256/333=0,77 kW;
  • F3=330/680= 0,48 kW.

Questi tre parametri corrispondono alla potenza media assorbita e permettono di valutare il grado di efficienza energetica dell’abitazione. Da precisare che non hanno nulla a che vedere con la potenza del contatore, in media di 3 kW, e con la potenza massima riportata sul contatore, in media di 3/5 volte superiore.

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Abitazione usata fuori orario di lavoro o continuativamente

Il dato ottenuto non è sufficiente a capire se l’abitazione è energicamente efficiente. Bisogna capire se questa è utilizzata fuori dall’orario di lavoro o nell’arco dell’intera giornata.

Nell’utilizzo fuori dall’orario di lavoro, la potenza media dovrebbe essere:

  • F1 -> circa 0,2-0,4 kW;
  • F2 -> circa 0,7- 1 kW;
  • F3 -> 0,4-0,5 kW.

Prendendo i dati ottenuti in precedenza della potenza media assorbita, solo quello di 0,63 kW relativo alla fascia F1 è largamente fuori dalla media.

Nell’utilizzo continuativo, la potenza media dovrebbe essere:

  • F1 -> circa 0,5-0,8 kW;
  • F2 -> circa 0,7- 1 kW;
  • F3 -> circa 0,4-0,5 kW.

Rifacendosi all’esempio precedente, tutti i dati sono in linea con quelli medi riportati. La presenza di elementi energivori, come fonti luminose o elettrodomestici, avrebbero fatto registrare valori superiori. In particolari, valori troppo elevati nella fascia F3 avrebbero indicato la presenza di utenze in stand by.

La presentazione, precisa l’ing. Gerbo, contiene elementi frutto dell’esperienza dell’autore e utili per un’analisi di base. La progressiva evoluzione del contesto energetico e tariffario può richiedere affinamenti. L’autore non risponde di eventuali usi personali e/o verso terzi dei risultati dell’analisi.

Guarda il video per l’analisi dei consumi domestici

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