IMG 20190703 103922Per crescere il settore dell’efficienza energetica guarda alle nuove tecnologie, in particolare alla blockchain, e alla creazione di strumenti di finanziamento, come i mutui verdi, che possano dare valore al patrimonio immobiliare e al Sistema Paese. Sono le novità principali emerse stamane a Montecitorio nel corso della giornata di lavori per la presentazione dell’8° rapporto sull’efficienza energetica realizzato dall’Enea.

L’8° rapporto sull’efficienza energetica dell’Enea

L’industria conferma i buoni risultati degli ultimi anni, anche grazie alle performance dello strumento di cessione del credito. La pubblica amministrazione ha iniziato a promuovere interventi di efficientamento dei propri immobili anche se ha molta strada da fare ed è carente sul fronte delle competenze. Esistono poi eccezioni virtuose: a Montecitorio già si lavora su isolamento dei solai, termoregolazione, installazione fonti luminose a Led, efficienza degli impianti di condizionamento e lotta alla plastica. Molto ancora si potrà fare grazie al coinvolgimento dei consumatori e alla maggiore sinergia tra i soggetti coinvolti sul tema: ministero dello Sviluppo economico, Cassa depositi e prestiti (in riferimento alla gestione del conto termico), Gse, Enea e Invitalia (che accoglie il portale del Fondo nazionale sull’efficienza energetica) e le diverse sedi territoriali preposte.

E’ il quadro emerso il 3 luglio scorso a Montecitorio nei discorsi d’apertura della presentazione di Federico D’Incà, questore della Camera, Federico Testa, presidente Enea, e Davide Crippa, sottosegretario al Mise.

Nel rapporto il dato principale è quello dell’investimento di oltre 39 miliardi di euro tramite l’ecobonus per interventi di riqualificazione energetica, di cui 3,3 miliardi solo nel 2018, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di MWh. Maggiori dettagli e qualche anticipazione sulla prossima edizione del rapporto nell’intervista ad Alessandro Federici, del dipartimento unità efficienza energetica.

Nuove tecnologie e “vecchi” colossi

D’accordo su un punto importante Laura Cappello, presidente di Blockchain Core Srl, e Alberto Chiarini, Ad di Eni gas e Luce Spa: i colossi della distribuzione energetica devono capire come cavalcare le nuove tecnologie per incrementare le proprie prestazioni legate all’efficienza energetica. In Eni gas e luce “siamo stati tra i primi a partire per l’efficienza nei condomini”, ha dichiarato Chiarini, e c’é piena apertura e attenzione alle nuove tecnologie e alle start up per capire quale sarà la prossima catena del valore: “Prima si basava su gas ed energia elettrica, ora servizi e poi chissà”.

La Cappello ha illustrato i vantaggi della tecnologia blockchain: “Quando l’utente produce energia tramite il fotovoltaico il consumo e la produzione vengono certificati in modo certo, con dati tracciati e storicizzati”. L’energia prodotta “diventa automaticamente criptovaluta” e per quella in eccesso si può decidere se immetterla sul mercato, come avviene attualmente, o se usarla per produrre o acquistarne altra energia, magari “di notte dal vicino che la produce con l’eolico”. La blockchain, ha concluso, è “l’anello che mancava nello scambio di energia peer to peer” e potrebbe aiutare nella ricarica dei mezzi elettrici.

Il presidente Enea, Federico Testa, tira il freno a mano. Definisce la blockchain un “contributo potenziale” perché se “in Italia alcuni non pagano gli oneri di sistema i costi ricadono su altri. A New York (dove una microgrid permette la transazione peer to peer ndr) probabilmente non hanno oneri di sistema che pesano per il 64 per cento in bolletta”.

Legami tra blockchain ed efficienza energetica

Le slide dell’intervento di Laura Cappello

Strumenti finanziari

Angelo Peppetti, ufficio credito e sviluppo di Abi, ha anche lui manifestato piena apertura al dialogo con gli altri portatori di interesse: “Vogliamo far partire un tavolo di confronto con la Commissione europea e la Banca d’Italia e abbiamo invitato l’Enea e le associazioni dei consumatori per individuare le soluzioni per lo sviluppo di questo mercato del credito”. Alcune banche stanno già lavorando ai mutui verdi visto anche la “maggiore sensibilità da parte sia del consumatore che dell’imprenditore verso la riqualificazione energetica di casa o del posto di lavoro”.

Stefano Magnolfi, executive director Crif Real Estate Services: “C’è già un premium price, una differenza di valore tra case ad alta o bassa efficienza a parità di altre caratteristiche. Stiamo parlando con le banche, il loro mestiere è cercare di convincere non solo a fare efficienza e ma anche a realizzare qualcosa che abbia maggior valore”.

Imprese e pubblica amministrazione

In Poste Italiane “abbiamo emanato delle linee guida” per l’efficienza energetica, ha spiegato Paolo Gencarelli, head of group real estate dell’azienda, e “stiamo per partire con un grande progetto che ci permetterà di collegare gli uffici con sistemi IoT. Solo qualche anno fa questa tecnologia costava molto di più”.

Il presidente dell’Enea e l’ad del Gse, Roberto Moneta, hanno annunciato che entro fine luglio dovrebbe essere finalizzato un progetto congiunto per promuovere l’efficienza nella pubblica amministrazione con cui saranno istituiti uffici sul territorio per la formazione e il supporto in caso di problemi al personale amministrativo sul territorio.

Altra novità il progetto che coinvolgerà le scuole e che “si baserà sull’app sviluppata quando ero in Enea per il trasferimento delle competente sul territorio e rifrangere sul quartiere le politiche di sostenibilità”, ha commentato Moneta. Infine, altro progetto che punta a migliorare le performance sul consumo efficiente delle risorse il portale che il Gse lancerà sull’autoconsumo in partnership con Google. Il colosso fornirà gratuitamente, almeno all’inizio, una mappa potenziata per capire con quale orientamento installare i pannelli sul tetto.

Consolidamento del mercato e abbattimento della povertà energetica. Su questo si concentra Ilaria Bertini, capo dipartimento unità efficienza energetica dell’Enea, nel commento a Canale Energia.

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