Parte la Coalizione Ue per finanziare l’efficienza energetica

Servono investimenti privati per la transizione green

Oggi, alla Commissione europea, è stata presentata la Coalizione europea per il finanziamento dell’efficienza energetica (EEEFC). Il lancio del progetto ha fatto seguito alla dichiarazione congiunta, firmata dalla Commissione e dagli stati membri lo scorso dicembre, in cui si riconosceva la necessità di attrarre investitori privati per finanziare l’efficientamento energetico.

In tale ambito è nata l’idea della Coalizione europea, quale piattaforma di dialogo e cooperazione in tema di sovvenzioni per la transizione verde.

Gli obiettivi della Coalizione

L’EEEFC vuole creare un ambiente di mercato favorevole agli investimenti, anche privati, nel campo dell’efficienza energetica. Per farlo, si occuperà di:

  • Facilitare l’attuazione di strumenti finanziari per l’efficienza energetica nell’ambito dei programmi di finanziamento dell’Unione europea;
  • Promuovere programmi che favoriscano gli investimenti privati nei progetti di efficienza energetica.

La Coalizione lavorerà in linea con gli obiettivi della Direttiva sull’efficienza energetica e la Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia, per aiutare i paesi membri ad attuare queste disposizioni a livello nazionale.

Traguardo efficienza energetica: tra pubblico e privato

Abbiamo solo sei anni per raggiungere gli obiettivi 2030 – ha dichiarato Kadri Simson, Commissario per l’Energia -. I fondi comunitari sono fondamentali, ma non sono abbastanza. Abbiamo bisogno di investimenti privati e di cooperazione a livello europeo per trovare delle soluzioni concrete”.

Dello stesso parere è Philippe Henry, ministro belga dell’Ambiente: “Creare un clima di fiducia con gli investitori privati sul mercato energetico è indispensabile per preservare il Pianeta ma anche per creare una nostra indipendenza energetica”.

Il ruolo delle banche europee: superare le asimmetrie

In quanto banche centrali nazionali, il nostro ruolo è mantenere la stabilità dei prezzi e contenere l’inflazione – ha detto Csaba Kandrács, vice-governatore della Banca centrale ungherese -. Ma non ci dobbiamo dimenticare della transizione ecologica. Noi possiamo definire delle linee guida per un’economia green e predisporre dei programmi mirati”.

Lo scorso anno abbiamo investito 20 miliardi di euro per progetti di energia green – ha aggiunto Thomas Östros, vice-presidente della Banca europea per gli investimenti -. La BEI ha creato dei prodotti finanziari ad hoc per sostenere la transizione verde”.

Ma non è così semplice. “Abbiamo in ballo alcune sfide”, ha dichiarato Antoni Ballabriga, presidente della Federazione bancaria europea. In primo luogo, il problema del cambiamento climatico non dipende solo dall’Unione europea, e deve essere affrontato a livello globale. In secondo luogo, ricorda Ballabriga, “ci troviamo di fronte ad una mancanza di coordinamento tra le banche centrali nazionali e le politiche green dei vari stati membri. La Coalizione deve lavorare su queste asimmetrie”.

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Nata a Roma, laureata in relazioni internazionali e giornalista professionista. Interessata all’ambiente, alla transizione ecologica e al mondo che cambia, sempre con un occhio ai social network.