Il metano è ancora la fonte di energia più diffusa nelle abitazioni italiane

  • Il metano è ancora la fonte privilegiata in Italia per il riscaldamento e l’acqua calda.
  • Lo si evince analizzando i dati Istat sui consumi delle famiglie italiane.
  • L’energia solare si sta però guadagnando una piccola fetta di mercato, a discapito di gasolio e GPL.
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Il metano è la fonte maggiormente utilizzata per l’acqua calda sanitaria © Immo Renovation/Unsplash

Quali sono le fonti energetiche impiegate dalle famiglie italiane per poter disporre dell’acqua calda e riscaldare la propria casa? Quali sono le regioni che consumano più energia, e gli elettrodomestici di cui non si può fare a meno? Sono le domande cui cerca di rispondere uno studio realizzato dall’agenzia I’m Evolution e dagli esperti di arredo Deghi sulla base dei report Istat del 2014 e del 2021, facenti rispettivamente riferimento al 2013 e al 2020.

Riscaldamento

Il metano, scelto da quasi due terzi della popolazione, è rimasto in questi anni la fonte privilegiata per il riscaldamento. È interessante però notare come sia diminuito l’impiego del gasolio, mentre sia cresciuto quello dell’elettricità, complice anche la diffusione di sistemi come il riscaldamento a pavimento e quello a pompa di calore. Se nel 2013 solo il 5,1 per cento degli italiani ricorreva a fonti elettriche per il riscaldamento, la percentuale è salita all’8,5 per cento nel 2020. L’impiego dell’energia solare, non contemplato nel 2013, sta pian piano prendendo piede anche grazie agli incentivi e alla necessità di affidarsi a fonti di energia alternative e rinnovabili.

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Nel 2020, nelle case italiane, il riscaldamento è rimasto acceso in media 8,33 ore al giorno, quasi un’ora in più rispetto al 2013, con picchi di dieci ore al nord. Probabilmente, l’aumento dei consumi è da imputare al lockdown che, durante il periodo più buio della pandemia, ci ha costretto a rimanere a casa. Sappiamo bene che quest’anno i consumi saranno limitati per far fronte alla crisi energetica che stiamo vivendo.

Acqua calda sanitaria

Anche nel caso dell’acqua sanitaria, è il metano la fonte cui si ricorre maggiormente. È però cresciuto molto l’utilizzo di biomasse, passando dal 2,4 al 5,5 per cento; ed è raddoppiato il ricorso all’energia solare, passato dallo 0,7 all’1,4 per cento. Diminuisce l’impiego di gasolio e GPL, cresce quello di energia elettrica.

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Elettrodomestici

Il report analizza infine le tipologie di elettrodomestici presenti nelle case degli italiani, un dato interessante se pensiamo che alcuni sono più energivori di altri. Frigorifero e lavatrice sono posseduti dalla quasi totalità delle famiglie. Rispetto al 2013, nel 2020 è aumentata molto la diffusione di lavastoviglie e asciugatrice; quest’ultima è fra gli elettrodomestici che consumano di più.

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