L’efficienza energetica ha permesso di ridurre di 28 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (fonte: Odyssee-Mure) in Italia. Si tratta di circa 50 miliardi di euro risparmiati sulle bollette di famiglie e imprese, oltre che nella mancata necessità di realizzare 30-40 GW di nuova capacità elettrica, tra impianti termoelettrici, eolici e solari.
Ne ha parlato Free nel convegno, “Quali azioni per il rilancio dell’efficienza energetica?” che si è svolto ieri 15 ottobre a Roma. L’obiettivo è rilanciare con forza il ruolo dell’efficienza energetica come strumento prioritario dell’agenda energetica e industriale del Paese.
Per continuare i questo percorso virtuoso Dario Di Santo, vicepresidente del Coordinamento FREE e direttore di FIRE, nella sua relazione ha individuato alcune necessità peculiari come:
- avere degli strumenti di supporto che siano resi strutturali e quindi di lunga durata, come le detrazioni fiscali ma ricalibrate. Premiando cioè gli interventi più efficaci con un premio aggiuntivo per i contratti Epc.
- Misure ad hoc per i condomini.
- Potenziare il fondo nazionale per l’efficienza energetica e costituire fondi rotativi di garanzia, utili a mobilitare capitali privati;
- prevedere misure dedicate alle famiglie con basso reddito, non in grado di sfruttare le detrazioni fiscali, tramite l’estensione del conto termico anche al residenziale solo per queste categorie o reintroducendo in modo estremamente controllato la cessione del credito;
- prolungare la misura “Transizione 5.0” almeno per le Pmi e utilizzare il meccanismo delle aste dei certificati bianchi per riqualificare i processi industriali;
- promuovere la formazione di personale qualificato puntando su Ege e energy manager e prevedere sportelli unici per accompagnare cittadini e imprese;
- integrare efficienza, rinnovabili, accumulo e gestione intelligente dell’energia: una sinergia che è il vero cuore della decarbonizzazione sostenibile.
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