Quali criticità per il Conto termico 3.0 nel Terzo settore

Ne abbiamo parlato con l'ing. Marta Gaggero, project manager di Fratello Sole

C’è attesa sui decreti attuativi del nuovo Conto termico, (DM 7/8/25)  definito 3.0. e andato in Gazzetta ufficiale n. 224 il 26 settembre. Lo strumento rappresenta uno elemento di grande interesse per rendere più efficienti gli edifici.

Nel complesso prevede 900 milioni di euro annui, e può coprire dal 65% al 100% le spese ammissibili. Rispetto al passato si amplia anche a platea di beneficiari includendo amministrazioni pubbliche, enti del terzo settore, consorzi, autorità portuali e società in-house.

Il Conto termico 3.0 visto dal Terzo settore

Un passo decisamente diverso dal passato in cui il Terzo settore ha dovuto farsi sentire per accedere a iniziative come il bonus 110%. Nonostante ciò la misura è ancora da perfezionare per renderla uno strumento davvero utile a realtà impegnate nel sociale. In questo è fondamentale come i decreti attuativi affronteranno alcuni nodi legati proprio al rendere attuabile nella quotidianità degli enti questa misura. Ne abbiamo parlato con l’ing. Marta Gaggero, project manager di Fratello Sole.

Conto termico terzo settore l'ing. Marta Gaggero, project manager di Fratello Sole
Marta Gaggero, project manager di Fratello Sole

È da poco partito il Conto Termico 3.0: dal vostro punto di vista può rappresentare un supporto per gli investimenti in efficienza energetica?

Sì, senza dubbio. Il Conto Termico 3.0 rappresenta uno strumento importante anche per gli enti non profit e religiosi, che spesso gestiscono immobili energivori con risorse limitate. Le nuove procedure, più snelle e digitalizzate, rendono sicuramente l’accesso agli incentivi più semplice anche per soggetti meno strutturati. L’ampliamento delle tecnologie ammissibili e la semplificazione dei requisiti tecnici rendono inoltre l’investimento in efficienza energetica e fonti rinnovabili termiche ancora più attrattivo anche per gli Enti del Terzo Settore. Per Fratello Sole, impresa sociale che accompagna queste realtà nei percorsi di transizione energetica, il Conto Termico 3.0 è una leva concreta per promuovere interventi sostenibili e coerenti con una visione di giustizia energetica, sociale e ambientale.

Sembra una direttiva risolutiva. Dal punto di vista dell’attuazione è così?

Permangono alcune criticità, principalmente di natura burocratica e operativa. In particolare, la complessità della documentazione richiesta può scoraggiare i soggetti meno strutturati nella preparazione delle pratiche da presentare al Gse.
I tempi di verifica e approvazione, pur essendo migliorati rispetto al passato, risultano talvolta ancora lunghi rispetto alle esigenze operative dei cantieri.

Leggi anche: Edifici efficienti, il Conto termico 3.0 guarda alle pompe di calore

Inoltre, la frammentazione delle competenze tra i diversi attori coinvolti – progettisti, installatori, amministrazioni e Gse – può creare rallentamenti nelle fasi di controllo e rendicontazione. Permane la necessità di una maggiore chiarezza interpretativa su alcuni aspetti tecnici, in particolare per gli interventi di tipo ibrido o innovativo. Inoltre, i massimali di spesa detraibile per la sostituzione degli impianti termici non sono sufficientemente capienti per permettere la sostituzione dell’impianto di distribuzione ed erogazione del calore.

Come si potrebbero superare queste difficoltà?

Per superare queste difficoltà, sarebbero auspicabili alcune azioni mirate. Sarebbe utile snellire ulteriormente le procedure, ad esempio potenziando il supporto tecnico del Gse, garantendo canali di assistenza dedicati e linee guida operative sempre aggiornate.
Si potrebbero inoltre attivare canali di assistenza e linee guida specifiche per gli enti del Terzo Settore. Fratello Sole, nelle sue attività, si affianca come consulente degli Enti del Terzo Settore in tutte le fasi del processo, dalla diagnosi energetica al supporto nella gestione dei finanziamenti, semplificando la complessità burocratica e assicurando interventi di qualità.

Per far sì che il Conto Termico risulti uno strumento davvero efficace, potrebbero essere introdotti meccanismi “premio” per chi completa l’iter in tempi brevi o adotta soluzioni ad alta efficienza (progetti virtuosi), al fine di incentivare il singolo ad intraprendere questo tipo di percorso. Infine, è necessario pensare a un massimale diverso per interventi di mera sostituzione del generatore di calore (mantenendo la spesa massima attuale) e per interventi di sostituzione complessiva dell’impianto di riscaldamento, comprensivo di sostituzione dell’impianto di distribuzione ed erogazione del calore.


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.