Milano Unica, le innovazioni che renderanno i settori della moda e del tessile più sostenibili

Dalle startup ai giovani designer, Milano Unica è un’occasione di confronto per trovare soluzioni che riducano l’impatto ambientale del mondo della moda.

Milano Unica
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Varcando l’ingresso di Milano Unica sembra di entrare all’improvviso in un mondo fatato, caratterizzato da un’esplosione di colori. Un tunnel sfavillante conduce il visitatore all’interno della fiera, giunta quest’anno alla sua trentaseiesima edizione.

Ci troviamo a Rho Fieramilano. È qui che, dal 31 gennaio al 2 febbraio 2023, si riuniscono i professionisti del mondo della moda. Protagonisti della manifestazione sono i tessuti e gli accessori di alta gamma per il settore dell’abbigliamento.

Non a caso, un altro dei cinque sensi che vengono stimolati è il tatto: sembra quasi di essere in un mercato mediorientale, accarezzando le sete pregiate in esposizione. Quattro padiglioni ospitano 394 aziende, di cui 328 italiane e 66 europee. Le realtà presenti nelle aree speciali portano le presenze della trentaseiesima edizione a un totale di 475 espositori.

Milano Unica
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Economia circolare e consumo consapevole

Da tempo, Milano Unica dedica particolare attenzione al tema dell’economia circolare, della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale del settore della moda, che consuma risorse, genera emissioni e produce rifiuti.

La Strategia dell’Unione europea per i prodotti tessili sostenibili e circolari, adottata nel mese di marzo 2022, ha l’obiettivo di far sì che tali prodotti siano progettati per essere più durevoli e più facili da riciclare. Inoltre, intende porre fine alla sovrapproduzione e al consumo eccessivo, scoraggiando parallelamente la distruzione di capi resi o invenduti.

Milano Unica
Foto di Elisabetta Scuri/Canale Energia

Dalla tradizione alle ultime tecnologie

Milano Unica è un’occasione per guardare alle soluzioni più innovative in tal senso. The Woolmark Company, Filo Sustainability e Alliance for European Flax-Linen & Hemp offrono materiali sostenibili di elevatissima qualità.

Lo Spazio C.L.A.S.S è dedicato ai giovani designer, che hanno l’opportunità di guidare il settore verso un modello di business alternativo. Nell’area MU Vintage è possibile ammirare un’attenta selezione di capi e accessori d’archivio, che fa rivivere i pezzi più affascinanti della storia del costume, dimostrando che il passato può tornare di moda e che, per essere cool, non è necessario comprare continuamente nuovi outfit.

Infine, la sezione dedicata alle startup dà sfogo alle realtà più progressiste in campo di tracciabilità, digitalizzazione, controllo qualità e recupero degli scarti. Fra queste, troviamo Atelier Riforma, Ympact e BioFashionTech, di cui abbiamo raccolto le testimonianze nel video.

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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.