Conai imballaggi
foto Conai

Il Consorzio nazionale imballaggi Conai, festeggia i suoi 25 anni con dei risultati edificanti, frutto di un lavoro che porta il nostro Paese ad essere ai primi posti in Europa, con un totale di 170 milioni di tonnellate di imballaggi avviate a riciclo negli ultimi 24 anni. Secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, l’Italia è seconda in assoluto nel riciclo pro-capite degli imballaggi, dietro al Lussemburgo e davanti alla Germania.

“Nel 1998, meno di un anno dopo la nascita del sistema Conai, l’Italia avviava a riciclo poco più di tre milioni e 300mila tonnellate di rifiuti di imballaggio all’anno: circa il 30% dell’immesso al consumo. Negli ultimi anni è arrivata a triplicare questo numero arrivando a oltre 9 milioni e mezzo ogni anno. Più di sette imballaggi su dieci ogni anno possono avere una seconda vita”, spiega il presidente Conai, Luca Ruini, in occasione dell’evento alla Camera dei Deputati svoltosi lo scorso 28 marzo per le celebrazioni dei 25 anni del Consorzio nazionale imballaggi.

I risultati di questi 25 anni

Tra il 1998 e il 2021, il sistema consortile ha versato ai Comuni italiani 7 miliardi e 370 milioni di euro per coprire la maggior parte degli oneri della raccolta differenziata, ossia la differenza di costo fra il buttare tutto in discarica in modo indifferenziato e la corretta separazione dei materiali di imballaggio quando arrivano a fine vita. A questi, si aggiungono più di quattro miliardi di euro destinati dal sistema al finanziamento di attività di trattamento, riciclo e recupero.

“Un totale di oltre 11 miliardi di euro. Sono risorse di tutte le aziende che costituiscono Conai: sono state loro a farsi carico dei costi del corretto fine vita degli imballaggi. Con un unico obiettivo: non devono avere un impatto sull’ambiente quando diventano rifiuti” commenta il presidente Ruini.

L’impegno di Conai ha permesso di non riempire 183 nuove discariche di medie dimensioni, come spiega il presidente Ruini: “Garantisce il ritiro dei rifiuti di imballaggio che gli vengono affidati su tutto il territorio nazionale e a qualsiasi condizione di mercato. Oggi gestisce poco più della metà degli imballaggi avviati a riciclo e assicura il rispetto del principio della responsabilità estesa del produttore: produttori e utilizzatori sono responsabili dei loro imballaggi anche nella fase del fine vita, quando diventano rifiuti”.

Il ruolo di Conai contro il cambiamento climatico 

L’impegno di Conai ha permesso di evitare l’emissione in atmosfera di circa 56 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che per avere un’idea, equivale alle emissioni di circa 130mila voli Roma-New York andata e ritorno. 

Il risparmio di materia

Il Consorzio ha permesso di risparmiare quasi 63 milioni di tonnellate di materia che, se come termine di paragone si prende la Tour Eiffel, significa l’equivalente in peso di circa 6.300 Torri. 

Con questi venticinque anni di lavoro, conclude Ruini, e i risultati che abbiamo ottenuto, possiamo presentarci come un attore capace di aiutare il nostro Paese nella transizione verso l’economia circolare in un momento di grandi cambiamenti, anche geopolitici”. 

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