Conai, previsti nuovi contributi ambientali per gli imballaggi

Ad aumentare sarà solo il contributo per gli imballaggi in carta e cartone, diminuiranno invece quelli per vetro e legno.

imballaggi Conai
Foto ISM Waste & Recycling/Unsplash

Dopo un’attenta valutazione dello scenario attuale della filiera del riciclo, il Consorzio nazionale imballaggi (Conai) ha rimodulato, d’accordo con i consorzi Comieco, Rilegno e Coreve, il contributo ambientale (CAC) per gli imballaggi in carta, legno e vetro.

Carta e cartone

Ad aumentare sarà solo il contributo per gli imballaggi in carta e cartone che, dal primo ottobre 2023, passerà da 5 euro/tonnellata a 35 euro/tonnellata. Come spiega Conai, la rimodulazione dipende da diversi fattori, fra cui la diminuzione dei volumi dell’immesso al consumo e la contrazione dei ricavi dalla vendita del materiale rispetto alle previsioni. Non cambiano i valori degli extra CAC da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta idonei al contenimento di liquidi.

imballaggi carta vetro legno
Fonte Conai

Vetro e legno

Sempre a partire dal primo ottobre 2023, il contributo per gli imballaggi in vetro scenderà da 23 euro/tonnellata a 15 euro/tonnellata, soprattutto grazie alla continua crescita dei prezzi del materiale ceduto in asta e alla riduzione dei costi di gestione legata al diminuire delle quantità conferite al sistema consortile.

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Calerà anche il contributo per il legno passando, dal primo gennaio 2024, da 8 euro/tonnellata a 7 euro/tonnellata.

Imballaggi e importazioni

Tutte queste rimodulazioni avranno effetti anche sulle procedure per l’importazione di imballaggi pieni: il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate passerà dagli attuali 59 a 70 euro/tonnellata dal primo ottobre 2023 e a 69 euro/tonnellata dal primo gennaio 2024.

imballaggi carta vetro legno
Fonte Conai

L’aliquota da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) diminuirà da 0,12 a 0,11 per cento per i prodotti alimentari imballati, a decorrere da ottobre 2023; resterà invece invariata quella relativa ai prodotti non alimentari imballati (0,6 per cento).

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