rifiuti arera tariA livello mondiale il paese più virtuoso in termini di recupero dei rifiuti urbani è la Svizzera, con una percentuale del 100%. Tuttavia, “sebbene alcuni dei loro rifiuti vengano recuperati attraverso il riciclaggio e il compostaggio, il metodo principale usato è l’incenerimento con recupero energetico”. Una modalità che genera inquinamento, rispetto ad altre opzioni più green. E’ questo uno dei tanti scenari emersi dal report di Rajapack, che ha analizzato rifiuti urbani di 29 paesi in cinque anni. Il tutto per valutare le modalità di gestione e la capacità di ridurne il quantitativo di anno in anno.

Riciclo e compostaggio dei rifiuti urbani, i Paesi più virtuosi

Il report mostra inoltre come, in termini di recupero dei materiali con il riciclaggio e il compostaggio, Germania, Slovenia e Australia siano degli apripista. Hanno infatti recuperato una media del 67%, 62% e 58% dei rifiuti attraverso questi metodi negli ultimi cinque anni.

Germania

Nello specifico la Germania ora ricicla quasi la metà (49%) dei propri rifiuti, con un continuo miglioramento delle performance. Tra le iniziative adottate per raggiungere questo risultato il sistema Green dot. Produttori e rivenditori devono usare un adesivo verde sui prodotti, a dimostrazione che è stata pagata una tariffa per finanziarne il riciclaggio.

I numeri di Slovenia e Slovacchia

Anche paesi come la Slovenia e la Slovacchia “stanno facendo di tutto per migliorare i loro tassi di riciclaggio”, spiega lo studio. L’aumento è stato rispettivamente di 24 e 22 punti percentuali negli ultimi cinque anni.

L’Austria e il compostaggio

L’Austria è all’avanguardia in particolare in tema di compostaggio. Recuperando in questo modo oltre il 33% dei rifiuti nell’ultimo anno disponibile (2018).

Rifiuti in discarica, i paesi meno e più virtuosi

Passando invece al dato sull’invio dei rifiuti in discarica, la peggiore performance è della Turchia. Il Paese ha una media del 93%. “Il dato è migliorato dal 99% nel 2013 all’88% nel 2018, ma c’è ancora molto da fare”, spiega lo studio. La Grecia segue da vicino, con una media dell’83%, essendo migliorata solo del 4% nel corso del tempo. Al contrario le migliori performance sono di Lituania, Polonia, Finlandia e Gran Bretagna, con diminuzioni di 17, 17 e 13 punti percentuali.

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