Riforma della scuola: 200 milioni per l’edilizia scolastica

CuIl Senato approva il testo della legge. Con la riforma della scuola in arrivo nuovi fondi per la ristrutturazione degli edifici. Riviste anche le tempistiche

La riforma della scuola ha scatenato una serie di proteste e diffuso malcontento tra gli addetti ai lavori. Tra le novità introdotte dalla legge e appena approvata dal Senato, però, vi sono anche interessanti opportunità in ottica riqualificazione energetica per gli edifici scolastici. Ad oggi le risorse a disposizione delle pubbliche amministrazioni scarseggiano e le scuole palesano da tempo carenze infrastrutturali preoccupanti. La via del finanziamento resta quella più percorribile per i dirigenti scolastici, ponendo i prestiti proposti dal mercato a confronto e individuando canali creditizi efficaci. Il piano di incentivazione voluto dalla Banca Europea per gli Investimenti (Bei) è già stato varato e, in seno alle nuove disposizioni della riforma scolastica, diventerà ancora più ricco.

Dalla riforma della scuola altri 200 milioni di euro

La principale novità introdotta dalla riforma della scuola in ambito edilizia scolastica riguarda la messa a disposizione di ulteriori fondi destinati alla concessione di mutui per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica, ristrutturazione e messa in sicurezza delle strutture.

Il disegno prevede lo stanziamento di ulteriori 40 milioni di euro in riferimento al 2015 e 50 milioni nel triennio 2016-18, che saranno integrati all’interno del meccanismo di erogazione varato dalla Bei e rivolto alle regioni. Queste potranno richiedere la concessione di mutui trentennali a tassi agevolati la cui erogazione sarà presa in consegna dalla Cassa Depositi e Prestiti. In totale, si tratta di circa 200 milioni in più messi a disposizione delle scuole rispetto a quanto stabilito nel progetto iniziale.

A partire dal 2016, è previsto lo stanziamento di ulteriori 4 milioni di euro annui per mutui in favore della riqualificazione energetica di istituti artistici e coreutici di proprietà pubblica. Previsti per il 2015 anche investimenti pari a 40 milioni di euro per l’effettuazione di indagini diagnostiche sui solai degli edifici scolastici.

Investimenti da 300 milioni per le scuole innovative

Il Ministero dell’Istruzione pubblicherà a breve un bando per l’accoglimento di progetti finalizzati alla persecuzione di opere orientate al concetto di scuola innovativa. Una commissione di esperti prenderà in esame iniziative strutturate con l’obiettivo di finanziare progetti in grado di apportare innovazione dal punto di vista tecnologico, impiantistico e architettonico.

Per incentivare le scuole innovative sono previsti finanziamenti pari a 300 milioni di euro, destinati agli edifici che dimostreranno di possedere i requisiti di efficienze energetica richiesti e che investano sull’integrazione tra didattica e nuove tecnologie.

Silenzio assenso per opere urgenti

Per le opere urgenti delineate all’interno del Decreto Sblocca Italia è stato introdotto il principio del silenzio assenso: gli enti a cui spetta il compito di pronunciarsi sulle richieste avranno 45 giorni di tempo per comunicare il proprio responso. Al termine del periodo prestabilito, la richiesta risulterà accolta d’ufficio.

Appalti in forma aggregata: la scadenza slitta al 1° novembre

Per i comuni non capoluogo slitta di 60 giorni l’obbligo di affidare gli appalti in forma aggregata. Secondo quanto stabilito, le realtà comunali sono tenute a riunirsi in Unioni di Comuni per la gestione degli appalti centralizzati. L’adempimento di tale vincolo, inizialmente fissato entro il 1° settembre 2015, viene spostato al 1°novembre, in modo da scongiurare eventuali ritardi in merito all’assegnazione dei lavori che interessano l’edilizia scolastica.

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