BATTERIA EV auto elettrica
foto pixabay

Sono 130mila le auto elettriche che vengono vendute ogni settimana in tutto il mondo, all’incirca lo stesso numero venduto in tutto il 2012.

Il dinamismo del mercato dell’auto elettrica

Nel mondo dell’energia pulita, poche aree sono così dinamiche come il mercato delle auto elettriche, come evidenzia il recente commento della Iea. 

La crescita è stata particolarmente impressionante negli ultimi tre anni, nonostante a causa della pandemia si sia registrata una riduzione nel mercato globale delle auto convenzionali e i produttori abbiano iniziato a lottare contro i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento.

Nel 2019, sono state vendute 2,2 milioni di auto elettriche, che rappresentano solo il 2,5% delle vendite globali di auto. Nel 2020, il mercato automobilistico complessivo si è contratto, ma le vendite di auto elettriche sono andate in controtendenza, salendo a tre milioni e rappresentando il 4,1% delle vendite totali di auto.

Nel 2021, le vendite di auto elettriche sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente, arrivando fino a 6,6 milioni, rappresentando quasi il 9% del mercato automobilistico globale e più che triplicando la loro quota di mercato rispetto ai due anni precedenti. 

La Cina rappresenta più della metà di tutte le auto elettriche vendute, ma c’è anche una forte crescita in Europa e negli Stati Uniti. Al contrario, il mercato delle auto elettriche cresce appena in Brasile, India, Indonesia e Giappone. Il futuro sembra luminoso dunque per i veicoli elettrici, ma ci sono dei segnali di avvertimento provenienti dalle catene di approvvigionamento, con i prezzi dei materiali sfusi in aumento e il mercato dei microchip a corto di scorte.

Il clima e la geopolitica guideranno i mercati del gas naturale

Secondo l’ultimo Gas market report trimestrale Iea, che analizza i recenti sviluppi e fornisce una previsione per il 2022, il consumo globale di gas naturale è rimbalzato del 4,6% nel 2021, più del doppio rispetto alla riduzione indotta dalla pandemia dell’anno precedente. La forte crescita della domanda l’anno scorso è stata guidata da economie in ripresa e da una serie di eventi climatici, ma l’offerta non ha tenuto il passo, combinandosi con interruzioni inaspettate per guidare i bruschi picchi di prezzo. I motivi meteorologici rimarranno probabilmente il principale motore sia dei prezzi che della volatilità nelle prossime settimane, sebbene ci siano anche altri fattori in gioco, in particolare quelli geopolitici. 

Secondo il rapporto della Iea, prezzi eccezionalmente alti di gas ed elettricità hanno danneggiato consumatori e rivenditori e, questi impatti negativi si diffonderanno probabilmente fuori dall’Europa e dureranno oltre l’attuale stagione invernale.  

L’odierna situazione del mercato è un duro monito per i Paesi consumatori di gas sull’importanza di implementare e aggiornare le proprie politiche di approvvigionamento. Questo include misure per proteggere i consumatori e ottimizzare l’uso delle infrastrutture, specialmente lo stoccaggio.

 Volatilità del mercato e forniture critiche di minerali

Lo scorso 1° febbraio, il direttore esecutivo della Iea, Fatih Birol ha avuto un incontro virtuale con Kristalina Georgieva, direttrice generale del Fondo monetario internazionale, per parlare di argomenti chiave su energia e clima, tra cui la recente volatilità del mercato, le forniture critiche di minerali, le pressioni inflazionistiche e il futuro del prezzo del carbonio. Tra gli argomenti dell’incontro, anche i diversi modi atttaverso cui poter approfondire la cooperazione tra le due organizzazioni tramite l’intersezione di energia, clima e questioni di politica economica. Hanno entrambi sottolineato l’importanza di assicurare che la transizione energetica sia equa ed inclusiva. 

Il nuovo “Africa energy outlook” Iea si concentrerà su come aumentare gli investimenti in energia pulita nel continente

Lo scorso 28 gennaio, il dott. Birol ha incontrato virtualmente l’inviato speciale delle Nazioni Unite per l’azione climatica e la finanza, Mark Carney, ex governatore della Banca d’Inghilterra e della Banca del Canada, per discutere sugli sforzi globali da fare per aumentare gli investimenti in energia pulita, soprattutto nelle economie emergenti e in via di sviluppo.

Il prossimo rapporto “Africa energy outlook 2022” esplorerà in profondità le soluzioni politiche, commerciali e finanziarie necessarie per guidare un massiccio aumento degli investimenti in energia pulita in Africa, per consentirle di raggiungere gli obiettivi vitali di sviluppo sostenibile e per il clima, compreso l’accesso universale all’energia entro il 2030. Il dott. Birol ha affermato che il rapporto mirerà a fornire soluzioni concrete finalizzate a sostenere l’impegno sul finanziamento dell’energia pulita in Africa alla prossima conferenza sul cambiamento climatico, la Cop27 che si terrà in Egitto a novembre.

Neutralità carbonica e sistemi elettrici sempre più complessi

Con la transizione, i sistemi elettrici dovranno evolvere radicalmente verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Come indicato nella “Global roadmap to net zero by 2050“, le energie rinnovabili come il solare e l’eolico diventeranno sempre più la base della produzione di elettricità. Allo stesso tempo, la quota di elettricità nella domanda totale di energia crescerà, dato che i diversi settori, dal trasporto al riscaldamento, saranno sempre più elettrificati.

Ma le fonti di energia rinnovabile richiedono che i sistemi elettrici siano abbastanza flessibili da adattarsi ai cambiamenti di fornitura. Le nuove tecnologie, come lo stoccaggio di energia, la biomassa, la cattura del carbonio, i combustibili puliti, giocheranno un ruolo sempre maggiore nel fornire questa flessibilità. La pianificazione dei sistemi energetici tradizionali si è in gran parte concentrata sull’assicurare che ci sia abbastanza offerta marginale per soddisfare i picchi di domanda. Ma ora, si avrà l’enorme opportunità di creare un mondo in cui la domanda flessibile sia almeno altrettanto importante quanto l’offerta flessibile, come spiega un recente articolo degli esperti Iea. Questo potrebbe comportare sistemi intelligenti che decidono quando ricaricare il nostro scooter elettrico, per esempio. 

I sistemi di domani saranno molto diversi da quelli di oggi, e bisognerà essere più sofisticati nel modo in cui verrà pianificato un sistema elettrico sicuro. Nell’articolo degli analisti Iea, si esplora come la pianificazione del sistema e, in particolare, le valutazioni dell’adeguatezza dello stesso, debbano innovarsi ed evolversi per permettere ai sistemi elettrici di continuare a fornire elettricità in modo sicuro e conveniente durante la transizione energetica. 

Il ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica

Il dott. Birol, si è confrontato anche con Koichi Haguida, ministro giapponese dell’energia, del commercio e dell’industria, sulla situazione attuale dei mercati del petrolio e del gas, così come sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica. Il ministro Haguida ha sottolineato che il Giappone continua a vedere l’energia nucleare come un elemento chiave della sua strategia energetica, a patto che la sicurezza sia garantita.

La collaborazione tra Iea e Governo brasiliano

La Iea ha collaborato con l’Ufficio di ricerca sull’energia del governo brasiliano per produrre un nuovo rapporto su come l’industria della pasta di legno e della carta del Paese possa costruire attraverso gli sforzi verso l’elettrificazione, anche una maggiore efficienza energetica, un migliore riciclo e innovazione tecnologica per ridurre ulteriormente l’uso di energia e tagliare le emissioni. Il Brasile è uno dei principali produttori mondiali di carta e cellulosa e il settore è uno dei maggiori consumatori di energia del Paese.

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