Caro carburanti, un decreto per sancire la trasparenza dei prezzi

La risposta di Faib Confesercenti "I gestori, oltre al cartello del prezzo medio voluto dal governo, ne esporranno un altro che spiega chi è che guadagna veramente sui carburanti"

Caro carburantiIl Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge per contenere il caro carburanti. Il testo introduce “disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi”.

Una misura che secondo Faib Confesercenti non risponde alle reali necessità del settore e scansa il vero problema secondo l’associazione del rialzo dei prezzi cioè le accise.

L’esecutivo smentisce se stesso” commenta in una nota Giuseppe Sperduto, presidente di Faib Confesercenti. “I dati ufficiali del Ministero dell’Ambiente certificano che l’aumento dei prezzi alla pompa è stato in linea con il rialzo dovuto al ripristino delle accise, ma il CDM sceglie di ignorarli e di considerare comunque i gestori come pericolosi speculatori. E per questo vara un provvedimento che scarica su di essi – che non stabiliscono i prezzi e sono evidentemente l’anello più debole della filiera dei carburanti – l’ennesimo assurdo adempimento”.

Inoltre il presidente Faib Confesercenti ricorda che la misura non guarda a contenere il fenomeno della illegalità fiscale e contrattuale, che secondo le nostre stime conta per il 30% dell’erogato totale della rete“.

“Una vera e propria babele cartellonistica, utile solo ad esporre i gestori ad ulteriori sanzioni creando confusione nei consumatori. Si apre poi un vulnus nella regolamentazione europea in materia di concorrenza: siamo curiosi di sapere cosa ne pensa l’Antitrust”.

“La comparazione tra prezzi medi e prezzi praticati rischia di spingere il costo dei carburanti ad uniformarsi verso l’alto, con tanti saluti alla concorrenza e ai vantaggi per i consumatori. A questo punto, toccherà a noi fare chiarezza: i gestori, oltre al cartello del prezzo medio voluto dal governo, ne esporranno un altro che spiega chi è che guadagna veramente sui carburanti. Certo non noi, che prendiamo sempre e comunque, in media, poco più di 3 centesimi al litro” conclude Sperduto in una ulteriore nota stampa sul tema.

I dettagli del decreto sul contenimento del caro carburanti

Il Consiglio dei Ministri a seguito della riunione di martedì 10 gennaio 2023 ha stabilito rispetto ai carburanti che:

  • Per il primo trimestre 2023, fino a 200 euro per lavoratore il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti non vanno a  concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
  • I distributori di carburante dovranno obbligatoriamente comunicare ed esporre il prezzo di vendita praticato insieme al prezzo medio giornaliero nazionale.
  • In caso di mancata esposizione di tali prezzi si rafforzano le sanzioni amministrative. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni.
  • Garante prezzi, Antitrust e Guardia di Finanza dovranno collaborare ancora di più per evitare speculazioni.
  • Viene infine istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.
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