I dati rilevati dalle oltre 600 stazioni di monitoraggio presenti su tutto il territorio nazionale del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente indicano un lento ma costante miglioramento della qualità dell’aria nel 2024.
Vediamo una sintesi:
- Sono risultati essere nella norma i livelli di particolato atmosferico fine PM2,5 (25 microgrammi per metro cubo è il valore limite consentito). Sono rispettati anche i parametri annuali per il PM10 (concentrazione media di 40 microgrammi per metro cubo), mentre permangono sforamenti nei valori giornalieri.
- In discesa le concentrazioni di biossido di azoto nel 98% delle stazioni di monitoraggio. Le aree con superamenti sono in prossimità di aree ad alti flussi di traffico stradale nei centri urbani di Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Palermo e nell’agglomerato di Milano.
- Ozono ancora dati negativi. Nel 2024 l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (OLT) è stato rispettato solo in 55 stazioni su 343, pari al 16% delle stazioni con copertura temporale sufficiente; l’OLT è stato superato per più di 25 giorni in 149 stazioni (43%).
Come funzionano le centraline di controllo dell’aria
Ma come sono fatte e come funzionano le centraline di qualità dell’aria presenti sul territorio nazionale? Vediamo un video prodotto da Arpav Padova per farci un’idea e imparare a conoscere questo importante strumento di analisi.
https://youtu.be/rhbEk1Oa_34
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.