Campus Grapes: al politecnico di Torino la prima vigna urbana

1.000 metri quadri con oltre 750 piante di vite: diventa realtà il progetto della start up Citiculture

Nasce la prima vigna urbana hi-tech al mondo e avrà sede al politecnico di Torino. Il progetto Campus Grapes, ideato dalla start up torinese Citiculture, vanta una superficie di circa 1.000 metri quadri. Lo spazio universitario diventa così un laboratorio a cielo aperto per la sostenibilità, la scienza e la socialità. Oltre 750 piante di vite saranno collocate a terra entro il mese di giugno.

Campus Grapes

Campus Grapes prende vita grazie al successo del crowdfunding che ha permesso di raccogliere 90 mila euro. Un grande risultato frutto della generosa partecipazione di 10 aziende sponsor del territorio torinese, oltre a numerosi sostenitori corporate e privati.

Campus Grapes nuovo modello di rigenerazione urbana

Il progetto entra ora nella seconda fase di raccolta fondi, aperta attraverso la piattaforma Produzioni dal basso, con l’obiettivo di raccogliere ulteriori risorse. L’obiettivo è completare e arricchire lo spazio con panchine, illuminazione, segnaletica interattiva e altre infrastrutture per la fruizione pubblica, sempre più accogliente e funzionale.

Campus Grapes auspica a diventare ben presto un nuovo modello di rigenerazione urbana e innovazione green, “trasformando le città in luoghi di benessere, inclusione e sperimentazione scientifica” spiega nella nota stampa Luca Balbiano, amministratore delegato e fondatore di Citiculture. La vigna urbana si configura quindi come “simbolo concreto per migliorare la qualità della vita in città, rafforzare i legami sociali e ridurre l’impatto ambientale”.

Il progetto della vigna si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione del verde dell’ateneo torinese, con l’obiettivo di fornire soluzioni basate sulla natura. Il politecnico punta infatti a rafforzare la capacità di adattamento al cambiamento climatico non solo della comunità universitaria ma anche ai cittadini. Senza prescindere dalla valenza didattica e scientifica del progetto.

Leggi anche Compost di qualità per l’agricoltura: una giornata sul tema a Viterbo

Vigneto high-tech per testare pratiche di agricoltura 4.0

Secondo le finalità del progetto, il vigneto sarà a disposizione della comunità studentesca, in particolare della nuova laurea magistrale in Agritech Engineering. Sarà a tutti gli effetti un laboratorio all’aperto per testare soluzioni e pratiche di agricoltura 4.0, dove teoria e pratica si incontrano.

Altrettanto fondamentale è la dimensione sociale e comunitaria del progetto: Campus Grapes sarà un punto di incontro, di aggregazione per la comunità accademica, ma è teso ad allargare la propria funzione partecipativa all’intera cittadinanza” si legge nella nota stampa, “grazie anche alla progettazione di iniziative virtuose e benefiche in collaborazione con associazioni del territorio”.

Dal punto di vista vitivinicolo, l’elemento sperimentale sta nella scelta di diversi tipi di clone, di filari e pergole, e in diversi tipi di varietà di vite e bacca, anche per ridurre al minimo l’intervento di fitosanitario, oltre che nella scelta di piantare le vigne in vaso.

Leggi anche Packaging e standard di sostenibilità del vitivinicolo in Sicilia


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Un team di professionisti curioso e attento alle mutazioni economiche e sociali portate dalla sfida climatica.