biologicoÈ stata approvata ieri, 20 maggio, in via definitiva dal Senato la legge italiana sull’agricoltura biologica, ddl n. 988 “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. L’obiettivo è di supportare la transizione agroecologica e permettere di allineare l’Italia agli obiettivi del Green Deal europeo e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030, così da triplicare la superficie coltivata a biologico e ridurre del 50% l’uso di pesticidi e antibiotici e del 20% quello dei fertilizzanti entro il 2030. Con l’ultimo passaggio alla Camera dei Deputati si otterrà il testo definitivo.

La legge nazionale sull’agricoltura biologica

Federbio accoglie con favore la nuova misura “e ringrazia i gruppi politici che hanno espresso con convinzione il loro voto favorevole raggiungendo l’unanimità”, afferma in una nota stampa. L’attesa di oltre 15 anni è stata ripagata: l’approvazione, sottolinea la presidente Maria Grazia Mammucciniarriva proprio nel momento giusto: a distanza di poco tempo dall’adozione del Piano d’azione europeo per il biologico, redatto in attuazione della strategia Farm to Fork, e all’avvio del percorso di stesura del Piano Strategico Nazionale della Pac”. Porterà, auspicabilmente, ad adottare un Piano nazionale per sostenere lo sviluppo del biologico italiano come metodo avanzato dell’approccio agroecologico. La norma, inoltre, consentirà di registrare il marchio biologico “Made in Italy” e di istituire distretti biologici che consentano di sviluppare l’agricoltura e l’economia dei territori rurali.

Nel 2020, riporta FederBio, il mercato del biologico ha raggiunto i 6,9 miliardi di euro, di cui 4,3 relativi al mercato interno con un incremento del +142% dal 2010. Il biologico è l’elemento di punta del sistema agroalimentare italiano, rimarca la Federazione, “negli ultimi 10 anni ha fatto registrare trend di crescita a doppia cifra: le superfici bio in Italia, circa 2 milioni di ettari, sono aumentate del 79%, mentre le aziende bio, che attualmente sono oltre 80.000, del 69%”.

Il sistema delle verifiche sarà rafforzato dalla delega al Governo per la revisione e razionalizzazione della normativa sui controlli, giudicata positiva da FederBio. L’adozione di piattaforme digitali e la semplificazione normativa, poi, favoriranno una maggiore trasparenza.

“Adesso occorre che la Camera approvi in via definitiva il provvedimento in tempi rapidi, per riuscire così a cogliere tutte le opportunità di questa fase di cambiamento strategico per i sistemi agricoli e alimentari nel nostro Paese e in tutta Europa”, conclude in nota la Mammuchini.

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