Per affrontare le sfide poste dalla sostenibilità ambientale è necessario “uscire da un’area di comfort e affrontare il cambiamento”, interpretandolo come “un’opportunità” di evoluzione e di crescita. E’ quanto ha sottolineato Roberto Busso, amministratore delegato Gruppo Gabetti, che ieri pomeriggio a Milano ha aperto i lavori di ‘Home Together 2020’ (30-31 gennaio), la due giorni promossa dall’azienda per approfondire i temi della sostenibilità abitativa. L’evento punta a dare vita a un progetto di filiera che riesca, da un lato, a coinvolgere in maniera trasversale tutti i professionisti necessari a guidare il risanamento del patrimonio immobiliare italiano e, dall’altro, a promuovere forme di cittadinanza attiva attraverso un percorso educativo mirato. Il tutto coniugando in modo proficuo questioni sociali, ambientali ed economiche.

IMG 0231Tanti i protagonisti del settore che si sono succeduti sul palco di Home Together 2020. Professionisti che fanno capo a diversi comparti legati a vario titolo al mondo dell’abitare e che, con i loro interventi, hanno mostrato quanto il concetto di abitazione stia vivendo un momento di evoluzione. I confini tra gli edifici e i territori urbani che li ospitano sono infatti sempre più labili. Per questo un approccio vincente alla smart city deve adottare paradigmi operativi sinergici, che sappiano far dialogare al meglio settori come la mobilità l’elettrica, efficienza energetica e l’integrazione del verde. 

“Siamo noi i registi di questo cambiamento”

A soffermarsi sulla progettazione sostenibile è stata in particolare Guendalina Salimei, architetto e fondatrice del T studio. “Noi tecnici – ha spiegato – dobbiamo capire le diverse esigenze legate all’abitare, valorizzando la sperimentazione e diventando noi stessi degli innovatori”. Si tratta di un percorso di adesione al cambiamento che però non è appannaggio dei progettisti, ma coinvolge tutti in maniera indistinta, grazie alle scelte che facciamo quotidianamente. “Siamo noi i registi di questo cambiamento. Ognuno di noi può cambiare il proprio modo di abitare e renderlo sempre più sostenibile”.

Accettare e gestire il cambiamento

In generale il tema della capacità di aprirsi al cambiamento è stato il fil rouge di tutti gli interventi. Secondo Fabrizio Prete, presidente del Gruppo Gabetti, una condizione necessaria affinché le aziende possano sfruttare al meglio gli input di crescita legati alla sostenibilità ambientale è la presenza di un top management aperto a questo tipo di evoluzione. “Il cambiamento è centrale, deve essere auspicato, promosso e gestito – ha spiegato –  bisogna avere il coraggio di cambiare”. Questa sfida è di fondamentale importanza infatti, gli ha fatto eco Alessandro De Biasio, amministratore delegato Gabetti Lab, perché quello dell’abitare sostenibile “sarà il mercato chiave dei prossimi 20-30 anni e noi vogliamo esserne protagonisti”. L’attenzione all’ambiente “Non deve essere un elemento di facciata, altrimenti il mercato se ne accorge”, ha aggiunto. 

“Una grande rivoluzione”

Questo cambio di paradigma, ha spiegato Emanuele Ranieri, chief operator officer di Enel X Italia, si configura nei termini di una vera e propria “rivoluzione” che coinvolge aspetti sociali e culturali. Quello che si sta delineando all’orizzonte è un mondo dove partner provenienti da diversi comparti collaborano tra loro, dove i confini tra produzione e consumo di energia diventano labili e dove, grazie all’intelligenza dei dati, si “possono disegnare soluzioni sartoriali per i clienti finali”.  In un contesto di questo tipo, come ha sottolineato Marco Speretta, direttore generale Gruppo Gabetti, è necessario “provare nuove strade”, intercettare “bisogni nuovi” per diventare operatori vincenti dell’abitare sostenibile.

Mobilità e innovazione

In questo nuovo ecosistema che coinvolge la casa e la città in modo olistico e integrato, un elemento chiave è quello della mobilità che dovrà andare incontro alle criticità di realtà urbane sempre più affollate. Un esempio di questa visione è Hyperloop, come ha spiegato  Gabriele Bibop Gresta, co-founder di Hyperloop transportation technologies, che ha parlato delle potenzialità dell’idea di Elon Musk e della nascita della società Hyperloop Italia, nata per realizzare nel nostro Paese questa infrastruttura per il trasporto elettromagnetico. 

Accordo Anci-Gabetti per promuovere l’abitare sostenibile

A chiudere i lavori della mattinata l’intervento del Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale di Anci ed ex ministro dell’interno, che, in linea con gli altri relatori, ha sottolineato con forza la necessità di un approccio olistico alle questioni dell’abitare sostenibile. E’ fondamentale, ha detto, avere “spirito di squadra” e mettere a fattore comune le diverse competenze per raggiunger risultati comuni. Bianco ha inoltre annunciato, insieme all’ad di Gabetti Busso, un accordo di collaborazione tra Anci e Gabetti per promuovere sul territorio italiano i temi dell’abitare green.

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Accordo Gabetti – Anci

“Il primo passo di questa partnership – ha spiegato a Canale Energia Busso a margine dell’evento – è quello di unire gli studi che Gabetti e Anci stanno realizzando sul settore dell’abitare. Condividiamo le conoscenze dei nostri studi e realizziamo un grande database sul futuro dell’abitare. Il secondo passo, ancora più concreto, consiste invece nell’andare in giro, a partire dal prossimo mese, a portare questo concetto di ‘home together’ nei capoluoghi di provincia con un roadshow informativo. In sostanza è una partnership di diffusione della conoscenza. Vogliamo sensibilizzare i cittadini sul fatto che l’abitare sostenibile genera, oltre a un vantaggio per l’ambiente, anche un guadagno diretto e un aumento del valore della proprietà”.

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.