autobus elettricie e ibridi

Partita la sostituzione degli autobus del Trasporto pubblico locale (Tpl) con mezzi più ecologici. Secondo il monitoraggio fatto dal Mims infatti, tra ottobre 2021 e marzo 2022, cresce di 221 unità il numero di mezzi a zero emissioni, passati da 436 a 535 unità e ibridi da 480 a 602 unità, a fronte di un aumento di 142 unità del numero complessivo di autobus destinati al Tpl circolanti in Italia (da 44.103 a 44.245).

Diminuito anche il numero di autobus più inquinanti (Euro 1-3) da 14.664 a 13.586 unità, questo è un trend che continuerà fino alla totale eliminazione di mezzi Euro 1, entro il 30 giugno 2022, che sono attualmente 203. Così anche per quelli Euro 2, attualmente 3.895 da eliminare entro la fine di quest’anno e, degli Euro 3 entro il 1° gennaio 2024.

Gli obiettivi del Mims

Un parco mezzi Tpl ecologico è obiettivo fondamentale per il Mims, che ha destinato nell’ultimo anno 1,9 miliardi di euro di nuovi fondi ai Comuni attraverso il Pnrr; 600 milioni alle regioni attraverso il Fondo Complementare e, sono stati suddivisi 1,1 miliardi di euro per le città con più di 100mila abitanti del fondo relativo al Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (Psnms), che consentiranno agli enti locali di acquistare nei prossimi anni otto mila mezzi a basse e zero emissioni.

La ripartizione del parco autobus

Tra gli autobus diesel, è diminuita la quota di mezzi Euro 1-3 dal 37,7% al 34,9% tra ottobre dello scorso anno e marzo 2022, cresce invece quella degli Euro 5-6 dal 55,4% al 58,1%.
Dallo scorso ottobre del 2021, diminuiscono gli autobus diesel per la prima volta, da 38.936 a 38.803 unità e, parallelamente sono aumentati gli autobus a emissioni zero, soprattutto in Lombardia e Piemonte, grazie agli autobus ibridi. 

“La scelta a favore di mezzi di trasporto pubblico locale moderni e non inquinanti rappresenta uno degli assi principali dell’azione di questo Ministero, sottolinea il ministro Enrico Giovannini, per migliorare la qualità dell’aria nelle città e aumentare l’utilizzo da parte dei cittadini della mobilità condivisa. La scelta a favore di autobus a zero emissioni deve essere comune a tutte le amministrazioni locali e alle aziende di trasporto locale, anche per stimolare la nascita di una produzione nazionale che crei occupazione e reddito. Va in questa direzione l’investimento di 300 milioni di euro per l’avvio di contratti di sviluppo per la creazione di una filiera di produzione di autobus elettrici, con una destinazione del 40% a favore di progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno”.

Le disparità territoriali

Cala l’età media dei mezzi assicurati, pari a 10 anni, ma rimangono le differenze territoriali: Molise, Basilicata, Calabria e Sardegna mostrano un parco veicoli con un età media complessiva superiore ai 12 anni, contrariamente a Friuli-Venezia-Giulia, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle D’Aosta, dove circolano mezzi con un’età media di sette anni.

La distribuzione territoriale in base alle diverse tipologie di mezzi

La quota di mezzi più inquinanti (Euro 1-3) è più elevata in Molise, Basilicata e Veneto, sopra il 50%; mentre in Valle d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, Lazio e Provincia Autonoma di Trento è molto alta, oltre il 39%, quella di autobus Euro 6.

Milano e Torino sono le città in testa alla transizione verso una Tpl a zero emissioni: con 177 e 103 autobus elettrici circolanti, mentre Roma, Napoli, Firenze e Genova presentano una quota di veicoli Euro 6 superiore al 40%.

La maggior parte dei mezzi inquinanti, superiore al 50%, si trova nelle città metropolitane di Catania e Venezia. 

Il Tavolo di Lavoro coordinato dal Mims

Il ministero ha coordinato un tavolo di lavoro a cui hanno partecipato le Regioni, l’Anci e la Consip per facilitare il rifornimento dei nuovi autobus. Nei primi tre mesi del 2022 sono stati immatricolati e assicurati 559 mezzi. Le amministrazioni locali potranno utilizzare in modo facoltativo la piattaforma centralizzata di acquisto, una volta conclusi i bandi di gara. Esse potranno comunque usufruire dei bandi Consip che permettono una riduzione dei tempi e dei costi delle procedure.

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