L’impegno degli italiani nella lotta contro i cambiamenti climatici, l’indagine BEI

Più della metà degli italiani ritiene che la crisi climatica sia tra le sfide più urgenti, secondo un’indagine della Banca europea per gli investimenti.

italiani e clima indagine BEI
Foto di Erik Parker/Flickr

Il 56 per cento degli italiani colloca il degrado climatico o ambientale tra le tre principali sfide nazionali, l’80 per cento è convinto che il proprio comportamento possa fare la differenza e il 76 per cento è favorevole all’introduzione di misure governative più stringenti. È quanto emerge dall’ultima edizione dell’indagine annuale della Banca europea per gli investimenti (BEI) sul clima, pubblicata il 21 marzo.

Un’alimentazione più sostenibile

Nello specifico, il 64 per cento degli intervistati è a favore della creazione di un sistema di bilancio del carbonio per fissare un tetto ai consumi climaticamente più nocivi. La stessa percentuale di persone è disposta a pagare un po’ di più per alimenti più sostenibili, prodotti su scala locale. Una dichiarazione che accomuna le varie fasce di reddito.

L’85 per cento è favorevole all’etichettatura generalizzata dei prodotti alimentari per una chiara individuazione dell’impronta climatica dei vari prodotti. In quest’ottica, più di due terzi degli italiani sono disposti a limitare l’acquisto di carne e latticini.

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Il ruolo della BEI

“I risultati dell’indagine BEI mostrano che gli italiani sono più che disposti a contribuire individualmente alla lotta contro i cambiamenti climatici. Come banca per il clima dell’UE, apprezziamo molto questo impegno. È nostro compito incoraggiare una vita quotidiana più sostenibile. Lo facciamo finanziando servizi green come i trasporti sostenibili, le energie rinnovabili e gli edifici efficienti dal punto di vista energetico”, ha dichiarato la vicepresidente della BEI, Gelsomina Vigliotti. “Continueremo a sostenere iniziative in grado di accelerare la transizione verde e siamo alla ricerca di modi innovativi che contribuiscano alla realizzazione di un futuro prospero che non lasci indietro nessuno”.

I consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità, pretendono lo stesso dai propri datori di lavoro. L’81 per cento dei ventenni italiani considera l’impatto climatico delle attività di un potenziale datore di lavoro un fattore rilevante nella scelta di un’occupazione, mentre il 25 per cento la ritiene addirittura una priorità assoluta.

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