Fotovoltaico, la proposta di ITALIA ENERGIA su risoluzione anticipata incentivi

Una “ risoluzione anticipata volontaria e quindi facoltativa, delle convenzioni con i proprietari di impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza a fronte di un pagamento una tantum dell’importo residuo dell’incentivo in conto energia, attualizzato e corretto in considerazione del naturale degrado dei componenti”. E’ questo il cuore della proposta che l’associazione ITALIA SOLARE intende presentare al GSE. in particolare il modello elaborato stima, come si legge in una nota, che “ciascun proprietario (Soggetto Responsabile) potrebbe ricevere in media circa 11.500 di euro ”, una cifra che varia a seconda del tipo di conto energia.

La situazione specifica del Trentino Alto Adige  

Se in particolare si concentra l’attenzione sul Trentino Alto Adige – dove oggi  si trovano 7.738 impianti fotovoltaici fino a 3 kWp di potenza, incentivati con i vari conto energia, con una potenza totale di circa 22 MW, pari al 4,5% del dato nazionale – si vede come questa cifra, secondo l’ipotesi  dell’associazione, potrà arrivare a raggiungere circa 90 milioni di euro, una somma che, si legge in nota, “potrebbe servire da volano per il mercato dei sistemi di accumulo elettrico (batterie) e termico (pompe di calore)”. In questo contesto, secondo ITALIA SOLARE, si apriranno anche nuove opportunità dal settore del revamping fotovoltaico. Su questo tema l’associazione ha presentato una proposta dettagliata per la semplificazione burocratica degli interventi su questo tipo di impianti, in seguito alla pubblicazione delle linee guide da parte del GSE.  

Il convegno  

Questi argomenti saranno al centro del convegno “Una Marcia in più per gli Impianti FV” in programma a Bolzano il prossimo 26 ottobre. L’ingresso è gratuito e la registrazione è obbligatoria.