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Il settore industriale è sempre più attento alle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e affronta le sfide poste dall’industria 4.0 puntando efficienza energetica e paradigmi produttivi circolari. 

A Pomezia lo stabilimento Procter & Gamble è smart e sostenibile

PG Pomezia 09 04 2019

Valorizzazione del capitale umano, sicurezza, attenzione all’ambiente e attenzione alla qualità sono i quattro pilastri che hanno guidato l’evoluzione dello storico impianto di Pomezia di Procter & Gamble. L’azienda, dopo 4 anni di trasformazioni, ha portato a termine il suo percorso di innovazione volto ad affrontare in maniera adeguata le sfide dell’industria 4.0.

P&G, spiega una nota, ha raggiunto buoni risultati anche in tema di sostenibilità ambientale. Sono stati infatti già raggiunti gli obiettivi interni fissati per il 2020 dall’azienda. “Rispetto all’anno di riferimento 2010, infatti, P&G Pomezia è un impianto che non invia rifiuti in discarica, ha ridotto del 52% l’utilizzo di energia (il 70% dell’energia utilizzata dallo stabilimento è prodotta in casa e il rimanente proviene da fonti rinnovabili) e del 36% l’utilizzo di acqua, per unità di produzione. Inoltre, le emissioni di CO2 sono diminuite dell’82%”.

L’impegno green di Sammontana

Un altro esempio del connubio sempre più stretto settore industriale e sostenibilità ambientale è quello di Sammontana che, in occasione della Design Week di Milano, ha presentato le iniziative portate avanti in ambito Economia Circolare.  L’azienda già nel 2016 aveva siglato un Accordo Volontario con il Ministero dell’Ambiente per la valutazione e la compensazione della Carbon Footprint del suo prodotto principale, il  Barattolino Sammontana.  Ora il gruppo ha annunciato il rinnovo e l’ampliamento dell’accordo in modo da recepire tutte le direzioni progettuali e le best practice sviluppate da Sammontana Italia a oggi. Oltre alla compensazione della Carbon Foot Print e alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi aziendali, sarà infatti, valutato anche anche il raggiungimento del massimo indice per la circolarità del proprio ciclo produttivo. 

Il brand ha annunciato inoltre l’avvio di un processo per il miglioramento dell’indice di circolarità del proprio ciclo biologico. Un’iniziativa che prevede un’azione congiunta con i fornitori di materie prime per la sensibilizzazione sui temi della tutela ambientale.

Da anni lavoriamo con impegno sui temi della sostenibilità e oggi siamo pronti a candidarci per un ruolo importante nell’economia circolare in Italia”, afferma in nota Leonardo Bagnoli, Amministratore Delegato di Sammontana Italia – “il nostro modello sarà presentato a breve al Ministero dell’Ambiente perché possa essere condiviso. Ci auguriamo quindi che possa essere esteso anche ad altri settori, per un beneficio comune e diffuso”.

Il contributo di Carlsberg alla lotta al climate change

L’attenzione all’ambiente è un elemento centrale anche per il marchio Carlsberg, che lo scorso 12 aprile ha presentato, nel corso di un evento a Varese, il suo piano di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito del progetto europeo LIFE IRIS della  Commissione Europea, un’iniziativa che vede in un ruolo di primo piano il rapporto dell’azienda con il territorio. Nello specifico il progetto punta a sviluppare maggiore consapevolezza in merito alle conseguenze dei cambiamenti climatici sul settore dell’industria. Nell’ambito dell’iniziativa Carlsberg Italia ha condotto una analisi approfondita individuando i principali fattori di rischio legati al climate change per il territorio e per l’azienda e una serie di azioni resilienti nell’ambito delle proprie attività. Tra queste ci sono:

  • l’installazione dell’impianto di pastorizzazione flash, che contribuisce alla riduzione dell’umidità e della temperatura nel luogo di lavoro oltre a produrre un minor impatto ambientale calcolato in un 10/15% di risparmio energetico;
  • lo studio idrogeologico sui possibili impatti dei cambiamenti climatici sul bacino idrico della Valganna con l’obiettivo di raccogliere dati per definire le curve di esaurimento delle sorgenti;
  • la realizzazione di alcuni interventi indicati da un agronomo, mirati alla salvaguardia delle piante presenti nel parco del Birrificio
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