Eurofer: Voto europeo su ETS pone giuste basi per prossimi negoziati

“I deputati hanno redatto una relazione che cerca di bilanciare l’ambizione di rafforzare il mercato del carbonio, limitando allo stesso tempo l’impatto sulla competitività industriale. Ci auguriamo che i negoziati trilaterali tengano conto degli elementi positivi e migliorino altri punti su cui invece è necessario lavorare di più”.  Così Axel Eggert, direttore generale di Eurofer, l’associazione europea dei produttori di acciaio ha commentato in una nota  il testo votato oggi dal Parlamento Europeo inerente la revisione del sistema EU ETS. 

“L’industria mantiene la sua posizione caratterizzata dal 10% delle installazioni degli impianti siderurgici più performanti. Non ci devono essere i costi diretti o indiretti derivanti dal sistema. Questa è stata la chiara raccomandazione dei capi di Stato e di governo”, ha aggiunto il manager. 

Introdotti diversi miglioramenti 

Il testo del  Rapporto, si legge nella nota dell’associazione, introduce diversi miglioramenti alla proposta della Commissione. Per esempio, la flessibilità nella distribuzione delle quote tra vendita all’asta e l’assegnazione gratuita è un elemento essenziale per fornire maggiore protezione alla catena del valore dell’intero settore del trasferimento delle emissioni di CO2. 

Ambiti in cui fare qualcosa di più 

Ci sono però degli ambiti su cui bisogna fare qualcosa di più. Il testo votato, si legge nella nota, “non riesce ad esempio a fornire una soluzione strutturale per la questione dei costi indiretti, in quanto introduce uno schema armonizzato molto limitato, con limiti stringenti sulla possibilità di compenso aggiuntivo a livello nazionale”. 

“Apprezziamo i grandi sforzi dei deputati europei per migliorare la proposta della Commissione al fine di raggiungere un ampio accordo politico. È necessario lavorare ulteriormente nei prossimi mesi per rendere il sistema UE ETS più praticabile. Sosterremo i deputati e gli altri responsabili politici nelle successive fasi del processo legislativo per far sì che questo accada”, ha concluso Eggert.