RAEE, in Europa con il riciclo evitate 2,9 milioni di tonnellate di CO2

Raee   1Una riduzione stimata a livello europeo  di 2,9 milioni di tonnellate di CO2eq, di cui il 51,8% legato ai grandi elettrodomestici, e di circa 550 mila tonnellate a livello livello italiano. Questi sono solo alcuni dei numeri legati all’impatto positivo del sistema di riciclo dei RAEE contenuti nel primo Green Economy Report (GER) che quest’anno per la prima volta mette in correlazione il tema della lotta al cambiamento climatico alla gestione efficiente dei rifiuti tecnologici. Il documento, arrivato alla sua seconda edizione, è stato realizzato Remedia, uno dei Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)  in collaborazione con la Fondazione Sviluppo Sostenibile, e cerca di contestualizzare l’apporto di una gestione efficiente di questo tipo di rifiuti nel processo di transizione globale verso la green economy. 

La nuova edizione del Green Economy Report prosegue il viaggio iniziato lo scorso anno, aggiungendo un nuovo fondamentale elemento, quello del contributo fornito da una virtuosa gestione dei rifiuti tecnologici, e quindi da Remedia, nella lotta al cambiamento climatico”, commenta in una nota Walter Rebosio, Presidente di Remedia. 

In particolare dai dati emerge come ammonti a circa 39.800 tonnellate, la quantità di rifiuti tecnologici gestiti in maniera ecosostenibile da Remedia: 33.300 tonnellate di RAEE domestici (83,7%), 3600 di RAEE professionali (9,1%) e 2900 tonnellate di pile e accumulatori (7,3%) e oltre 600 tonnellate di altri tipi di rifiuti. Insomma una filiera efficiente testimoniata anche dai numeri positivi registrati analizzando parametri come Carbon footprint, Material footprint, Land Footprint. Per quanto riguarda l’acqua non consumata il valore si attesta a 659.845 m3, mentre le risorse non prelevate dall’ambiente si aggirano intorno ai 70.378 tonnellate. Se si prende in considerazione, invece, la quantità di territorio non sfruttata il valore è pari a 336 ettari. In termini di emissioni, invece, sono state risparmiate 205 mila tonnellate di CO2 eq, risultato correlato al corretto smaltimento dei CFC.  

 Tra i dati più interessanti contenuti nel documento quello relativo ai rifiuti raccolti e avviati al recupero, 84%, e quello relativo alla quantità trasformata in energia, il 3,1%. Inoltre solo l’8,1% del materiale è stato destinato allo smaltimento in discarica percentuale che scende allo 0,4% per la termodistruzione. 

 Buone performance sono state registrate anche sul fronte del recupero dei materiali: 21% di plastica, 20% di vetro, un 6% di altra categoria ed un 53% di metalli. Di questi ultimi la stragrande maggioranza (77,7%) consiste in acciaio e ferro, mentre il piombo è recuperato con un 9,1%, l’alluminio con il 6,3% ed il rame con il 6,2%.

Questo circolo virtuoso di riuso di risorse ha portato vantaggi anche sul piano economico, calcolati sulla base dei quantitativi dei singoli materiali recuperati e dei rispettivi prezzi di mercato. Dall’ elaborazione della Fondazione Sviluppo Sostenibile su dati Remedia, Eurostat, World Bank e Indexmundi, emerge infatti che nel 2015 Remedia ha contribuito a ridurre i costi di importazione di materie prime per un valore complessivamente stimato in circa 16 milioni di euro.

 I benefici economici per il Paese, derivanti dall’attività di Remedia in termini di materiali riguardano, invece, come si legge in nota, il recupero del 16,3% della plastica, l’81,3% dei metalli ed il 2,4% del vetro. Desideriamo contribuire con la diffusione dei dati e delle stime riportate nel GER 2015 ad una riflessione costruttiva sul futuro ruolo chiave che un consorzio dell’industria elettronica quale Remedia può ricoprire nell’ambito della gestione virtuosa dei rifiuti tecnologici. L’attività e l’approccio professionale ed entusiasta che caratterizzano il Consorzio, infatti, si dimostrano assolutamente in linea con i principi della “Responsabilità Estesa dei Produttori”, che abbiamo sempre sostenuto e sempre di più sosterremo in futuro”, sottolinea in nota Rebosio.

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