Vienna, una smart city democratica

ViennaCity“Le città crescono, le risorse no” con questa semplice osservazione ha avuto inizio l’analisi di Thomas Madreiter director of planning Città di Vienna, per spiegare il percorso virtuoso intrapreso dalla città.

“Abbiamo realizzato una smart city strategy con obiettivi al 2025. In breve abbiamo puntato a valorizzare le risorse, l’innovazione e la qualità della vita” spiega il direttore del progetto “vogliamo arrivare al 2050 con un obiettivo complessivo verso l’80% green. Riteniamo che possiamo puntare più in alto del margine previsto dall’Europa, perché abbiamo una efficienza di sistema molto alta. Vogliamo passare dal 10% al 50% nella produzione di rinnovabili”.

La carta vincente dell’approccio austriaco è però secondo Madreiter “attuare un processo democratico con i cittadini. All’inizio abbiamo lavorato con gli stakeholder  tecnologici e istituzionali, ma in seguito abbiamo realizzato una ‘smart city agency’ finalizzata all’informazione delle persone con cui abbiamo deciso di cambiare l’approccio della comunicazione, offrendo una presenza costante di industria e istituzioni”. 

Crediamo che siano i cittadini a costruite la smart city, per far questo abbiamo bisogno di ragionare secondo il principio di una concept city di cui comunicare le linee di sviluppo per poter cambiare il comportamento delle persone. Non è semplice nè facile, ma dobbiamo lavorare in questa direzione”

A tal proposito Madreiter si professa membro della chiesa di ‘plantology’ (logica della pianificazione n.d.r.)  vedi il commento su questo nel video seguente.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.