Pa più digitale, ma mancano le competenze

Shutterstock 153061871Gli 8000 comuni italiani, come li abbiamo conosciuti finora, non possono più esistere. Devono promuovere un processo di autoriforma, da avviare quanto prima, per rendere il Paese più competitivo e in grado di investire in innovazione e tecnologie”.

Parole forti, quelle del Vicepresidente Anci Matteo Ricci, che, in occasione di ForumPa 2016, svoltosi a Roma dal 24 al 26 maggio, ha introdotto, nella mattinata di apertura dell’evento, il focus della riforma digitale della Pubblica Amministrazione.

Tema strettamente connesso, secondo Ricci, a quello dell’efficientamento energetico dei comuni e, di rimando, a quello della sostenibilità delle regioni. Il Vicepresidente si dice “convinto che gli edifici non debbano più essere pensati solo come luoghi dell’abitare, ma anche come spazi per cittadini più consapevoli dei propri consumi”. E rimarca che, “se gli edifici possono essere nodi di una nuova rete energetica, dobbiamo incentivare i cittadini ad investire in tal senso”.

Innovare le città implica, inevitabilmente, superare ostacoli su più fronti. Difficoltà che sono emerse nel corso del secondo incontro nazionale degli assessori alla smart city, organizzato nel pomeriggio da ANCI. Sulla digitalizzazione della PA e l’introduzione dello SPID, Alessandro Delli Noci, Assessore del Comune di Lecce, ha mostrato il bisogno di “individuare quali servizi promuovere con l’identità digitale” e di trovare la chiave per affacciarsi al tema della “open innovation per interagire con il mondo della ricerca e delle start up e creare opportunità di public procurement”.

Altro punto caldo quello del catasto delle infrastrutture che, come evidenziato da Benedetta Squittieri, Assessore del Comune di Prato, deve essere visto “non come adempimento normativo ma come opportunità per individuare quello che c’è sotto terra, un modo per federare tutti i dati su sopra e sottosuolo e dare libero accesso a queste informazioni”.

Si risente, poi, del divario, culturale soprattutto, tra Nord e Sud e della disparità tra i centri più piccoli e più grandi di una stessa regione in termini di accesso ai finanziamenti: “Occorre promuovere una responsabilità condivisa con i diversi soggetti del territorio”, ha sottolineato Valeria Troia Assessore della Città di Siracusa, per superare la scarsa capacità della PA “di affrontare determinate tematiche”.

È stata rimarcata a più voci, infatti, la scarsità di competenze digitali tra le fila dei dipendenti pubblici: per questo i comuni di ANCI hanno redatto una lettera indirizzata al Governo per l’assunzione di nuovo personale qualificato che attende la firma del Presidente Piero Fassino. A parlarne nella videointervista seguente è Luca della Bitta, Presidente della commissione Innovazione tecnologica e Attività produttive di ANCI.

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