StoragebluSta per partire a Greater Manchester, nel Regno Unito, la costruzione del primo impianto commerciale al mondo di stoccaggio ad aria-liquida. 

Stoccaggio ad aria-liquida, i realizzatori del progetto di Greater Manchester

Il progetto è frutto di una joint venture tra Highview e lo sviluppatore di impianti di energia solare e gas naturale Carlton power. Le due aziende stanno valutando anche un ampliamento del progetto in un secondo momento: un ulteriore impianto nel villaggio di Carrington.

Fine dei lavori dell’impianto di stoccaggio ad aria liquida di Greater Manchester 

I lavori per la realizzazione dell’impianto termineranno nel 2022, data in cui il sistema inizierà a funzionare. La batteria permetterà di erogare energia a circa 200.000 case per cinque ore. Potrà, inoltre, quando richiesto, conservare la potenza stoccata per molte settimane.

La sovvenzione del governo

Il progetto ha ricevuto una sovvenzione del governo britannico di 10 mln di sterline, pari a  12,5 milioni di dollari.  

Come funziona il sistema di stoccaggio ad aria liquida 

Ma come funziona questa batteria? Questa criobatteria utilizza energia elettrica rinnovabile per raffreddare l’aria. In particolare il sistema abbassa la temperatura fino a -196 gradi e così l’aria si trasforma in liquido. A sua volta questo liquido viene poi immagazzinato all’interno di grandi serbatoi metallici. All’occorrenza il liquido può essere trasformato nuovamente in gas usato per alimentare una turbina. In questo modo si produce elettricità. Non viene bruciato però gas e non si generano emissioni.

La batteria di fase per tecnologie quantistiche

Sempre in tema di storage, i ricercatori dell’Istituto nanoscienze del Cnr (CnrNano) guidati da Francesco Giazotto, in collaborazione con Scuola normale superiore, università dei Paesi Baschi e università di Salerno, hanno realizzato una batteria quantistica di fase. I risultati della loro ricerca sono stati presentati in un articolo pubblicato su Nature nanotechnology. 

Come è fatta la batteria

Questo tipo di batterie è stato teorizzato da qualche anno, ma non era mai state realizzato finora. Il dispositivo combina materiali superconduttori e magnetici sarà un componente chiave per le tecnologie quantistiche basate sulla coerenza di fase. 

“Fornire una differenza di fase persistente”

“Il dispositivo quantistico che abbiamo realizzato è capace di fornire una differenza di fase persistente opera come una batteria quantistica che genera supercorrenti in un circuito quantico”, spiega in una nota Francesco Giazotto che guida il gruppo di elettronica quantistica superconduttiva presso i laboratori Nest di CnrNano e Scuola normale.

Una combinazione efficace di materiali

“Il nucleo della batteria è costituito da un nanofilo di Arseniuro di Indio inserito tra elettrodi superconduttori di alluminio che operano come poli della batteria” spiega in nota Elia Strambini del CnrNano e primo autore della ricerca. “Accendendo un campo magnetico la batteria si carica in fase, ovvero ai suoi capi si accumula una differenza di fase. La scelta dei materiali è stata fondamentale. E’ infatti grazie a ossidi e difetti presenti sulla superficie del nanofilo che si generano momenti magnetici che si polarizzano all’accensione del campo magnetico e contribuiscono all’accumulo della differenza di fase, e quindi alla carica della batteria”.

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