Ségolène RoyaleC’è una legge del silenzio che impedisce alle donne di ribellarsi a umiliazioni e regole non scritte che si incontrano nel corso della vita lavorativa e che impediscono di sviluppare serenamente la carriera. Un comportamento dell’umanità che si ripete anche verso il rispetto dell’ambiente. Questa è parte dell’eredità che ci trasmette una donna di successo, politica e madre di quattro figli, Ségolène Royal nel suo libro “Ce que je peux enfin vous dire” (Quello che finalmente vi posso dire).

Ambiente e crescita politica di un ruolo al femminile

L’ex ministra dell’ambiente (nel 1992 e di nuovo nel 2014 nel nuovo governo di Manuel Valls), ecologista socialista, candidata giunta al ballottaggio alla presidenza francese nel 2007 contro Nicolas Sarkozy. Nella sue memorie di aneddoti su ambiente e disattenzione dei politici, anche nella sua esperienza europea, non ne ha risparmiati. Una lunga similitudine con la difficile crescita lavorativa delle donne, sottoposte a insulti facilmente triviali, intrise di un diffuso sentimento di inadeguatezza e abitudine a tollerare. Un libro, come lei stessa scrive, nato sulle tracce del movimento contro le violenze sulle donne #metoo.

L’ambiente è stato baluardo a più riprese nella sua carriera politica segnando diversi primati come quando nel 2004, nella carica di presidente del Consiglio regionale del Poitou-Charentes, è riuscita a redigere un piano di sviluppo del fotovoltaico. È stata la prima regione europea. A questo ha fatto seguito la ratifica di un piano energia e clima in Francia come ministro dell’ambiente nell’anno di COP21 a Parigi.

Ogm, glifosfati in agricoltura, tutela della biodiversità marina e riduzione di scarichi tossici tra le storie più appassionanti, in cui possiamo vedere come una ecologia d’oltralpe non escluda la crescita economica.

Un messaggio politico e umano per una ecologia che non sia triste, foriera di nuove tasse o privazioni, ma di una costruzione. Un messaggio nato quando ancora non era un trend di successo parlarne e che ancora ha molto da esprimere. Auspichiamo che sia sempre più così.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.