Nel 2024, l’India ha conseguito un risultato storico nel campo delle energie rinnovabili, lanciando gare d’appalto per una capacità rinnovabile pari a 73 gigawatt (GW) e superando così, per il secondo anno di fila, gli obiettivi prefissati dal governo. A dimostrazione del suo impegno verso un’economia decarbonizzata, l’India ha superato l’obiettivo annuale dei 50GW fissati dal Ministero delle Energie Nuove e Rinnovabili, come illustrato dal rapporto “Challenges in India’s Tender-Driven Renewable Energy Market”, dell’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) e di JMK Research & Analytics.
Nel 2024, circa la metà delle gare ha riguardato tecnologie avanzate, come ibridi eolico-solari o sistemi di accumulo a batteria, per rispondere alla crescente domanda di energia affidabile e ad alta qualità. “L’evoluzione delle gare per l’energia rinnovabile dimostra che gli operatori del mercato stanno lavorando attivamente per superare le carenze“, ha affermato Vibhuti Garg, responsabile per l’Asia meridionale di IEEFA e co-autrice del rapporto. “Il mercato dell’energia rinnovabile è maturato in maniera significativa e tutti gli operatori, dagli investitori agli acquirenti, hanno ben compreso le complessità delle tecnologie legate alle energie rinnovabili”.
Ostacoli e Ritardi: Le Sfide del Mercato
Eppure, il nuovo rapporto evidenzia che questo incremento di attività è accompagnato da crescenti ostacoli legati all’aggiudicazione dei progetti, il che rischia di frenarne la realizzazione. Nonostante i progressi, il rapporto identifica in effetti alcune sfide cruciali. Uno degli ostacoli principali è la tendenza alla mancata sottoscrizione delle gare. Nel 2024, circa 8,5 GW di gare sono andate deserte, con un aumento quintuplo rispetto all’anno precedente. La causa è attribuibile alla complessità dei progetti di gara, a strategie di offerta particolarmente competitive, a ritardi dell’operatività del sistema di trasmissione interstatale (ISTS).
“La sottoscrizione alle gare sta diventando un problema per le autorità di gara”, ha spiegato Prabhakar Sharma, senior consultant di JMK Research. Si aggiungano ritardi nella firma degli accordi di vendita (Power Sale Agreements, PSA) con i clienti finali energia, per una quota che supera i 40 GW. Le gare d’appalto indette dalla Solar Energy Corporation of India (SECI) rappresentano il 30% (12GW) dell’ampio pacchetto di PSA non firmati.
Un dato preoccupante emerge dal rapporto: tra il 2020 e il 2024, le cancellazioni di gare hanno raggiunto 38,3 GW di capacità rinnovabile, pari al 19% del totale emesso, frutto di progetti mal concepiti, complessità tecniche, sottoscrizioni insufficienti e ritardi nei PSA. “Se i progetti vanno a rilento, l’India rischia di non centrare i suoi obiettivi sulle rinnovabili per il 2030. Se continua così gli investitori potrebbero scoraggiarsi per il futuro e allora addio ai finanziamenti a buon mercato da parte dei grandi investitori “, avverte Ashita Srivastava, ricercatrice associata di JMK Research.
Soluzioni e Prospettive
Per risolvere questi problemi, il rapporto suggerisce di considerare l’intero processo di gara. In particolare, di firmare accordi d’acquisto prima di indire i bandi. Gli autori propongono anche di fissare obiettivi annuali sia per l’assegnazione delle gare che per la firma dei PSA, in modo da avere progetti che avanzano in maniera fluida.
“Il governo, oltre a indire le gare, dovrebbe stabilire obiettivi annuali, sia per le assegnazioni che la firma dei PSA. In questo modo, gli enti preposti alle energie rinnovabili, i REIA, potranno lanciare le gare solo quando avranno già trovato gli acquirenti” ha commentato Deepalika Mehra, ricercatrice associata di JMK Research.
Se riuscirà a superare le difficoltà legate all’assegnazione delle gare, l’India può ragionevolmente pensare di raggiungere gli ambiziosi target che si è data per le rinnovabili, consolidando una posizione leader in questo settore.
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