Lo stabilimento Blutec di Termini Imerese verso una svolta tecnologica e “green”

Il piano di Smart city group per trasformare gli impianti già di proprietà Fiat

Il progetto di riconversione dell’area Blutec in Sicilia prevede la realizzazione di un sito di sviluppo produttivo e occupazionale in chiave sostenibile, con un’impronta a forte innovazione tecnologica. S.u.d. (Smart utility district), questo il nome del progetto, è stato presentato dal consorzio Smart city group (Scg) partecipato da aziende afferenti tutto il territorio nazionale, il 24 settembre scorso a Palermo. A livello istituzionale i soggetti promotori dell’Accordo di programma sono: la regione Sicilia, il Mise e Invitalia.

Come arrivare a un sito di sviluppo produttivo e occupazionale green

L’idea dell’eco distretto S.u.d. è partita nel maggio scorso con la partecipazione del consorzio alla manifestazione di interesse bandita dalla Procedura di commissione straordinaria; dopo aver superato la fase preliminare di presentazione del progetto, strutturando specificamente i progetti ufficiali che saranno consegnati a ottobre, sono stati avviati i tavoli di lavoro tecnico per adire le varie istituzioni regionali, statali e locali al fine di presentare, analizzare e validare i business plan e i loro effetti sull’occupazione. L’effettiva implementazione di queste attività è sottesa al parere definitivo dei commissari straordinari che si occupano della conversione del sito.

“Il modello industriale che vogliamo realizzare a Termini Imerese – spiega Giancarlo Longhi, presidente del consorzio Smart city group – è un progetto innovativo ed inedito per il nostro Paese, che mira ad un duraturo sviluppo, capace di affrontare con successo qualunque crisi del mercato. È positivo che il numero dei progetti e delle imprese che aderiscono al distretto S.u.d. continui ad aumentare, va però ricordato che il tempo stringe”. Il professor Stefano Rolando, docente presso lo Iulm di Milano e vice presidente del Consorzio, specifica le finalità del progetto: “Accanto ai progetti industriali cominciamo anche a riflettere su un progetto trasversale che impegni proprio il Consorzio nel suo insieme attorno alle conoscenze nel campo della sostenibilità e dell’innovazione, per accogliere bisogni civili e di cultura di impresa del territorio. È presto per entrare nei dettagli, ma se i tempi di aggiudicazione saranno rispettati potrà essere questo uno dei temi di dialogo di approfondimento con le istituzioni territoriali”.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.