“Vogliamo lasciare un buon pianeta, non solo una buona moneta”. Il discorso di Draghi per la fiducia al Senato

Piano vaccinazioni e pandemia in prima linea ma con un’attenzione all’ambiente che guardi a tecnologia innovazione e benessere sociale

Presidente Mario Draghi
Comunicazioni del Presidente Draghi al Senato
Senato della Repubblica, 17/02/2021 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rende le comunicazioni sulle dichiarazioni programmatiche del Governo.

Nel discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi, al Senato per chiedere la fiducia (la votazione favorevole arriva in serata con 262 voti a favore, 40 contrari e due astenuti ndr.) al centro, oltre alla ripresa economica e del sistema Paese dalla pandemia da Covid-19, l’ambiente. La visione di Draghi è di una sostenibilità ambientale  che si concilia con “il progresso e il benessere sociale” e per farlo guarda a un “nuovo approccio” in cui la tecnologia e l’innovazione è centrale: “Digitalizzazione, agricoltura, salute, energia, aerospazio, cloud computing, scuole ed educazione, protezione dei territori, biodiversità, riscaldamento globale ed effetto serra, sono diverse facce di una sfida poliedrica che vede al centro l’ecosistema in cui si svilupperanno tutte le azioni umane”.

Un rinnovamento che deve toccare in primis la politica economica per una reale inversione al cambiamento climatico che, come spiega Draghi “dovrà essere una combinazione di politiche strutturali che facilitino l’innovazione, di politiche finanziarie che facilitino l’accesso delle imprese capaci di crescere al capitale e al credito e di politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create”. Altri temi centrali del Governo Draghi anche: parità di genere, situazione del Mezzogiorno, scuola, ruolo del terzo settore, investimenti pubblici in tema di infrastrutture e manutenzione e nella tutela del territorio e una nuovo approccio al modello di turismo.

Il ruolo del Next generation EU nel Programma nazionale di ripresa e resilienza

Una visione di un Governo europeista quella di Draghi, che nell’attenzione al cambiamento climatico vede nel Next generation EU un faro, un obiettivo e un primo traguardo, ma non la fine della corsa del Programma nazionale di ripresa e resilienza. Definisce infatti “una tappa intermedia per l’anno finale del Next generation EU, il 2026” per il Piano.

Tra gli obiettivi del Governo la selezione di “progetti e iniziative coerenti con gli obiettivi strategici del Programma” la cui fattibilità sia assicurata “nell’arco dei sei anni”. Grande attenzione all’impulso occupazionalein ciascuno dei sei anni, compreso il 2021”.

La Governance del programmaè incardinata nel ministero dell’Economia e Finanza con la strettissima collaborazione dei ministeri competenti che definiscono le politiche e i progetti di settore. Il Parlamento verrà costantemente informato sia sull’impianto complessivo, sia sulle politiche di settore” sottolinea infine Draghi.

Le riforme del Governo Draghi

Rispetto alle riforme di cui molte richieste proprio dall’applicazione del Next generation EU, Draghi promette “una visione a tutto campo che richiede tempo e competenza”. Per riforme tecniche, come le tasse, parla di una “commissione di esperti” per cui annuncia una “revisione profonda dell’Irpef con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo”. Altri settori in cui prevede una forte riforma sono: la pubblica amministrazione e giustizia.

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