Il percorso per la realizzazione del deposito nazionale di rifiuti nucleari è inevitabilmente complesso e ora dovrà passare anche per l’adempimento di dieci impegni posti al Governo dalla Camera, che martedì ha approvato in aula una mozione di maggioranza (n. 1-00414, ulteriore nuova formulazione).

L’aula di Palazzo Montecitorio ha riconosciuto la strategicità dell’impianto ma ha posto dei paletti sul processo avviato, tre mesi fa, con la pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee alla collocazione del sito. Tra i vincoli da osservare, ad esempio, un maggior coinvolgimento di cittadini, enti locali e Parlamento, escludendo dalle ipotesi di collocazione le isole maggiori.

Mercoledì in commissione Ambiente, invece, la sottosegretaria alla Transizione ecologica, Vannia Gava, ha risposto alle interrogazioni 5-05757 (iniziative per la tutela dell’ambiente propedeutiche all’adozione del Pitesai – Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee e 5-05758 (iniziative per la messa in esercizio del sistema di depurazione dei comuni di Nardò e Porto Cesareo).

Senato

In commissione Affari costituzionali è iniziata martedì la discussione del Ddl di conversione in legge, con modificazioni fatte alla Camera, del decreto legge 1° marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri (atto n. 2172). Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 12 di lunedì 19 aprile.

Sempre sul Ddl di conversione del DL Ministeri la commissione X ha espresso mercoledì un parere con un’osservazione sul Comitato interministeriale per la transizione ecologica: “Si valuti l’opportunità di includere, all’interno della composizione fissa del Cite, anche il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale in considerazione delle strette connessioni tra la transizione digitale e quella ecologica”.

La commissione Industria, inoltre, ha proseguito i lavori sulla Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti per le infrastrutture energetiche trans-europee che abroga il regolamento UE n. 347/2013 (Com 2020 – 824 definitivo). Si è convenuto di svolgere un ciclo di audizioni che dovrebbe comprendere rappresentanti di Arera, Gse, Terna e società partecipate dallo Stato.

Mercoledì, invece, la commissione Agricoltura ascoltato rappresentanti di New Holland Agriculture e Consorzio italiano biogas (Cib) in merito all’affare assegnato n. 355 relativo alle problematiche connesse al tema dei cambiamenti climatici, con particolare riferimento al loro impatto sul settore agricolo (qui le memorie).

Secondo i rappresentanti di Cib, in particolare, occorrono “misure che accelerino la riconversione degli impianti biogas esistenti verso la generazione di energia elettrica programmabile (in favore di comunità energetiche locali) e verso la produzione di biometano (in favore della decarbonizzazione di diversi settori produttivi)”.

Da segnalare, infine, che la presidente della commissione Ambiente del Senato ha proposto al presidente della Industria di organizzare un’audizione congiunta con l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, relativamente alla chiusura degli impianti “crackinge degli Aromatici” di Porto Marghera. L’audizione, se possibile, si terrà anche alla presenza delle commissioni omologhe della Camera.

 

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Nato ad Avellino, giornalista professionista, laurea in comunicazione di massa e master in giornalismo conseguito all’Università di Torino. È direttore della rivista CH4 edita da Gruppo Italia Energia. In precedenza ha lavorato nel settore delle relazioni istituzionali e ufficio stampa, oltre ad aver collaborato con diversi media nazionali e locali sia nel campo dell’energia sia della politica. È vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali e internazionali.