Smart building e riqualificazione energetica, un business da 330 miliardi di euro

I dati di The European House – Ambrosetti nell’ambito dei lavori della Community Smart Building

La Direttiva europea sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD), nota come Direttiva Case green in Italia, conferma l’importanza di intervenire sul settore edilizio per obiettivi di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni di CO2.

Si tratta di smuovere investimenti in riqualificazione per oltre 330 miliardi di euro, con benefici economici netti positivi pari a 17-19 miliardi di euro all’anno per i cittadini diminuendo quindi le spese per consumi energetici del 15-19%.

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smart building
Foto di Gerd Altmann da Pixabay

È quanto emerge dalle stime elaborate da The European House – Ambrosetti nell’ambito dei lavori della Community Smart Building, iniziativa nata nel 2022 che coinvolge le più importanti imprese di questa filiera.

Affinché la filiera degli edifici italiana sia pronta a rispondere alle esigenze di decarbonizzazione poste dalla Direttiva europea ‘Case green’, è fondamentale investire in competenze smart&green, ha sottolineato Lorenzo Tavazzi, senior partner e responsabile dell’Area Scenari & intelligence di The European House – Ambrosetti. La rigenerazione del patrimonio immobiliare nazionale passa attraverso le mani di professionisti qualificati e specializzati, per cui sarà chiave rafforzare i programmi di upskilling e reskilling dei lavoratori e sviluppare percorsi di formazione innovativi a partire dalle scuole superiori, gli ITS e le università”.

Servono professionalità per lo smart building

La diffusione degli smart building in Italia potrebbe infatti portare alla creazione di 200mila nuovi posti di lavoro qualificati e specializzati:

  • 124mila operatori specializzati,
  • 54mila installatori,
  • 14mila tecnici,
  • 11mila ingegneri,
  • 10mila progettisti.

In Italia nel 2023 i nuovi occupati sono stati sopratutto nelle competenze smart e green, relative quindi agli interventi di efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale: nell’83,7% delle nuove assunzioni nel settore le aziende hanno richiesto competenze di questo tipo.

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I vantaggi dell’Italia

L’Italia ha una importante skill in innovazione e ingegneria civile. È al posto per richiesta di brevetti in UE-27+UK.

Inoltre, le aziende si stanno attivando con programmi di formazione e upskilling della forza lavoro come training on-the-job che prevedono percorsi di formazione ad hoc per ciascuna professione, collaborazione con aziende partner e professionisti esterni per formarsi sulle applicazioni e sulle soluzioni innovative richieste dal mercato e partnership con il sistema delle Università e ITS Academy.

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