Palazzo Barberini diventa smart con il sistema di micro sensori wi-fi installato da Avvenia, società del gruppo Terna.
I cinque sensori, collocati senza essere esteticamente invadenti, hanno permesso di effettuare per sei mesi il monitoraggio ambientale dell’edificio museale, in particolare dei valori relativi a: temperatura, emissioni di anidride carbonica, illuminazione, umidità, calore e affluenza visitatori. I dati raccolti sono stati inseriti in una piattaforma IoT, fornita da Ericsson, per regolare in tempo reale i sistemi di illuminazione e climatizzazione così da ottimizzare il comfort ambientale sia per le opere esposte che per le persone. L’obiettivo è di ridurre almeno del 20% il consumo energetico, tutelare al meglio il patrimonio artistico e implementare la fruizione da parte dei visitatori.
L’installazione fa parte di un più ampio progetto pilota che dura da due anni e ha coinvolto cinque esperti. L’auspicio, rimarca Avvenia in una nota stampa, è che sia replicabile e che sistemi di IoT siano sempre più compresi e sfruttati dai gestori dei musei italiani: “Sarebbe un deciso salto nel futuro per un Paese che vanta circa 5 mila siti museali tra pubblici e privati e che potrebbe incrementare ulteriormente le proprie performance in termini di visitatori e di tutela dei beni stessi”.
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