Nudge, ovvero la scienza comportamentale a servizio dell’efficienza energetica

Canale energia media partner del progetto europeo per l'Italia

NudgeAgire sul comportamento dei consumatori per migliorare le azioni di efficienza energetica, aprendo la strada all’utilizzo di tali interventi e alla loro potenziale adozione a livello di politiche pubbliche. Questo l’obiettivo del progetto europeo Nudge (Nudging consumers towards energy efficiency througth behavioural science – Incoraggiare i consumatori verso l’efficienza energetica mediante la scienza comportamentale) che a preso il via a settembre 2020 e si concluderà nel 2023.

Tra i media partner ufficiali Canale energia. La testata ha scelto di aderire in quanto conforme alla filosofia di fare cultura dell’informazione e divulgazione di buone pratiche in ambito di efficienza energetica anche in ottica di contribuire a svolgere un’azione sempre più completa per combattere la povertà energetica in quanto la testata è anche fondatrice dell’Alleanza contro la povertà energetica.

I partner del consorzio. Solo Cittadinanzattiva per l’Italia

Partecipano nel complesso sei paesi: Italia, Portogallo; Grecia; Belgio; Germania e Croazia. L’unico soggetto italiano presente nel consorzio è Cittadinanzattiva. Partecipano rispettivamente per i diversi paesi: Institute for european energy and climate policy stichting (Ieecp) anche coordinatore del progetto, Belgio; Domx Idiotiki Kefalaiouchiki Etaireia (Domx), Grecia;  Athens university of Economics and business – Research center (Aueb), Grecia; instituto de Ciencia e inovacao em Engenharia mecanica e Engenharia industrial (Inegi), Portogallo; fraunhofer Gesellschaft zur foerderung der angewandten forschung E.V. (Frhf), Germania; Zelena energetska zadruga za Usluge (Zez), Croazia; Mvv Energie Ag (Mvv), Germania; Beegy (3rd Party linked To Mvv), Germania; interuniversitair Micro-electronica centrum (Imec), Belgio; Spring-Stof (Sstof), Belgio.

Gli obiettivi del progetto Nudge

Nel complesso il progetto si pone quattro obiettivi specifici:

  1. Adattare gli interventi, comportamentali o meno, ai consumatori per identificare quegli interventi che potrebbero avere il più alto impatto sul cambiamento del comportamento;
  2. Realizzare cinque progetti pilota, in cui attuare diverse tipologie di interventi, sia tradizionali che comportamentali, anche tra i partecipanti allo stesso progetto pilota;
  3. sviluppare un sistema e un protocollo di ricerca per misurare continuativamente l’impatto degli interventi comportamentali implementati;
  4. consolidare i risultati dei progetti pilota in raccomandazioni rivolte ai politici e ai principali stakeholder interessati.

 

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