Fondo nazionale per l’efficienza energetica, un primo bilancio sulle richieste presentate finora

I dati illustrati in occasione dell’XI Conferenza Enermanagement della Fire

IMG 8923Due Comuni, una ESCo e due imprese”. Sono questi i primi cinque soggetti che hanno presentato domanda di agevolazione al Fondo nazionale per l’efficienza energetica, per il quale lo scorso 20 maggio era stata attivata la piattaforma online. Ad annunciarlo è stato Pier Paolo Berrettoni di Invitalia nel corso della XI Conferenza Enermanagement della Fire, che si è tenuta ieri a Milano.

I progetti finanziati

Nello specifico, nella categoria Pubblica Amministrazione, i due Comuni beneficiari sono situati in Puglia e in Lombardia e hanno richiesto un’agevolazione per un intervento di illuminazione pubblica di 1,38 milioni di euro. Stesso settore anche per l’intervento della ESCo, questa volta situata in Campania, che ha richiesto invece un finanziamento da 0,7 milioni di euro. Per quanto riguarda, infine, le due imprese beneficiarie, ha spiegato Berrettoni, le regioni di provenienza sono “Sardegna e Abruzzo”, mentre le cifre sono, rispettivamente, 0,25 milioni di euro e 0,28 milioni di euro. Risorse destinate a progetti nel settore “processi e servizi”. Il totale degli investimenti ipotizzati su questi 5 soggetti è pari a 3,2 miliardi di euro, con risparmi attesi dichiarati pari al 50% dei consumi preesistenti”, ha spiegato il manager.

Passando, invece alle domande in fase di compilazione, emerge come il numero rilevato sia 43, un “dato in linea con le aspettative”. In particolare le tipologie di soggetti sono così ripartite: 22 imprese, 13 soggetti della Pubblica Amministrazione e 8 ESCo. Per quanto riguarda le imprese 20 richieste sono nel settore processi/servizi e 2 sono nel settore teleriscaldamento. In ambito Pubblica Amministrazione le infrastrutture raccolgono 5 richieste mentre il settore servizi 8. Infine le ESCo: qui i numeri parlano di 6 progetti nel settore degli edifici residenziali e due nel settore servizi e infrastrutture.

Cosa viene finanziato

In generale il Fondo, che ha una dotazione finanziaria di 310 mln di euro, ha come obiettivo quello di sostenere interventi di efficienza energetica su edifici, impianti e processi produttivi, messi in atto da imprese, ESCo e Pubblica Amministrazione. In particolare è prevista l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato e o la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento.

Efficienza: tra intelligenza artificiale e modelli sinergici

Il Fondo nazionale per l’efficienza energetica è stato solo uno dei tanti argomenti affrontati nel corso del convegno, che ha declinato a 360° il tema efficienza energetica. Ad alimentare il dibattito della mattinata sono state in particolare le sfide poste dall’innovazione tecnologica, IoT e intelligenza artificiale in primis, e dai nuovi paradigmi operativi incentrati su un approccio olistico e integrato alla questione dell’uso razionale dell’energia, questioni che rappresentano due facce di una stessa medaglia. In generale, ha spiegato nel corso del convegno il presidente della Fire Dario di Santo, il mercato energetico è al centro di “profonde modifiche”, per questo bisogna tematizzare in modo efficace il ruolo crescente dell’energia distribuita, sfruttando appieno le opportunità di soluzioni come ”l’Intelligenza artificiale”. Queste soluzioni, come è emerso dalle diverse best practice presentate, trovano terreno fertile in una visione che considera l’edificio un vero e proprio organismo, in cui i diversi impianti interagiscono tra loro per ottimizzare al meglio la gestione energetica. 

Benefici multipli

Oltre al tema tecnologico un altro filone emerso con forza dal convegno è stata la necessità di quantificare tutti quei benefici non energetici, definiti “multipli”, legati ai progetti di efficientamento. Questa valutazione contribuirà a rendere più interessanti questo tipo di investimenti in quanto ha un risvolto sui tempi di ritorno di queste operazioni. Altro elemento chiave per un’efficace strategia di razionalizzazione dei consumi evidenziate dai diversi relatori è stata la capacità di declinare questa visone olistica anche attraverso la messa a fattor comune di competenze, in modo da favorire “sinergie“ tra le diverse divisioni aziendali.

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.