Efficienza energetica e mix tecnologico ponte verso la decarbonizzazione

Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione “l’efficienza energetica è il ponte tra le tecnologie a medio e a lungo termine”, spiega Ilaria Bertini direttore del dipartimento unità efficienza energetica Enea, nel corso della XIV Conferenza nazionale per l’efficienza energetica. In questo scenario un approccio multi-tecnologico che vede lavorare in sinergia il vettore elettrico e gas può rappresentare una chiave di volta sopratutto per il comparto dell’edilizia civile, che, continua la Bertini “è un mondo complicato e parcellizzato ma che contribuisce in maniera considerevole alle emissioni”. Per questo è un settore in cui bisogna agire altrimenti si andrà a caricare di consumi elettrici e di strutture anche di produzione di energia rinnovabile su un sistema che spreca più di quello che usa. “Per questo una combinazione di varie tecnologie potrebbe essere una soluzione vincente almeno per un periodo di transizione” conclude la Bertini.

“L’emergenza numero uno oggi è lo sblocco del sistema dei 5 miliardi di crediti fiscali bloccati che rischia di mettere in ginocchio l’edilizia sostenibile. Serve anche elaborare un phase out del 110% perchè gli obiettivi sfidanti al 2030 e 2050 ci sono e come tale servono incentivi stabili e semplici in un testo unico”, spiega nel corso del convegno Antonio Misiani, senatore vicepresidente della 5° Commissione di Bilancio “Il 110% era nato per salvare l’edilizia dal collasso. Ora bisogna pensare in modo più strategico con una diversificazione degli incentivi che tenga conto del settore industriale italiano” come spiega a margine della conferenza sul canale tweet degli Amici della Terra.

 

Fare efficienza e decarbonizzazione integrando diversi sistemi

Un know how questo dei sistemi ibridi che nel caso delle pompe di calore elettriche e delle caldaie a gas presenta diversi vantaggi in ambito energetico come sottolinea Fernando Pettorossi, gruppo italiano pompe di calore Assoclima. Se guardassimo a integrare i due sistemi nel lungo periodo spiega Pettorossi, potremmo ottimizzare i sistemi usando il cosidetto curtailment prodotto dai sistemi rinnovabili.

Un know how  questo dell’ibrido in cui l’Italia fa scuola anche all’estero, come sottolinea Stefano Casandrini vicepresidente Assotermica. Una crescita che ricorda Geert Vos, ad Daikin Air Conditioning Italy, ha bisogno di incentivi stabili e di lungo termine altrimenti la fiducia del mondo degli installatori verrà a mancare e con esso anche la forza di un comparto industriale.

 

I vantaggi per la decarbonizzazione e i green jobs della filiera italiana delle pompe di calore

“E’ importante prendere consapevolezza del fatto che se seguiamo REpowerEU, e dobbiamo seguirlo, possiamo attraverso la filiera delle pompe di calore avere una filiera italiana che ci consente di supportare la sostituzione di 10 milioni di pompe di calore del parco residenziale. Ottenendo benefici economici, sociali e ambientali che vanno 95 a  222 miliardi a seconda che si consideri una alimentazione completamente rinnovabile (222 miliardi) o meno. Inoltre significa creare mille nuovi green jobs lungo tutta la filiera” spiega Sonia Sandei, EnelGroupServe sicuramente più stabilità per poter pianificare gli interventi e anche una attenzione ai cosi detti vulnerabili. La povertà energetica p aumentata. Pensare a un superbonus che guardi ai poveri energetici e che migliori strutturalmente le condizioni di confort delle loro abitazioni che sono spesso edilizia popolare, potrebbe sicuramente non soltanto ridurre la dipendenza dal gas e migliorare l’efficienza energetica, ma anche migliorare stabilmente le condizioni anche fisiche dei vulnerabili che peraltro impattano anche sul sistema sanitario nazionale”. 

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.