Attenzione ai certificati bianchi: a rischio l’appeal del meccanismo

green energyArchitetto, EGE di Modusfm Spa, Martino MitidieriMitidieri lavora nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili dal 2000. Dopo aver conseguito un Dottorato di Ricerca in Cultura Tecnologica ed Innovazione con uno studio sullo sviluppo di impianti eolici in contesti ad elevata naturalità, ha proseguito il percorso formativo all’Università degli Studi di Trento. Dal 2008 si occupa di gestione dell’energia. È consulente di diverse società di PA per le quali è stato incaricato di redigere i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile all’interno del Patto dei Sindaci. È Partner di EnergyINlink oltre che autore di diversi libri ed articoli sulle tematiche energetiche.

La sua azienda ha messo in atto un progetto strutturato di efficienza energetica?

La Modusfm opera attivamente nel mercato dell’efficienza energetica ponendosi come obbiettivo principale la riduzione di consumo dell’energia primaria a parità di servizi, comfort offerti e soddisfazione del cliente. I contratti EPC in essere prevedono la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica sin dallo startup della commessa, garantendo un miglioramento continuo delle prestazioni.

Nello specifico, quali interventi sono stati eseguiti e quali vantaggi effettivi avete registrato dalla loro implementazione?

Il nostro lavoro è mirato all’offerta di servizi energetici alle strutture della Pubblica Amministrazione, quali ospedali, uffici e scuole su tutto il territorio nazionale. Attraverso gli interventi realizzati (riqualificazione di centrali termiche, installazione di solare termico, impianti di cogenerazione), ed una attività di formazione ed informazione presso gli utenti finali, abbiamo ottenuto importanti risultati sulle performance attese. Inoltre operiamo in ambito industriale attraverso interventi volti a diminuire la quantità di energia consumata per unità di prodotto. Nel grafico si riporta il beneficio economico relativo alla sostituzione di UPS con alti rendimenti per una potenza complessiva installata pari a 6 MWel, in luogo di sistemi meno efficienti.

Quale tipologia di finanziamento avete scelto per la realizzazione di questa attività?

Il reperimento dei capitali necessari alla realizzazione di importanti progetti nel settore energetico è uno dei maggiori ostacoli con i quali ci confrontiamo quotidianamente: per la realizzazione di interventi medio-piccoli facciamo ricorso alla liquidità corrente, per tutti gli altri a finanziamenti a medio-lungo termine. Sono in atto progetti in partnership che prevedono anche l’accesso a fonti di finanziamento europeo dedicati al settore.

Avete valutato quale impatto economico ha avuto sul bilancio quest’attività?

Attraverso i nostri sistemi di monitoraggio in continuo teniamo sotto controllo da remoto le performance dei sistemi installati e siamo in grado di intervenire in tempo reale su eventuali anomalie riscontrate sul funzionamento degli impianti riducendo al minimo potenziali inefficienze. Nell’esempio sopra riportato, il tempo di ritorno è pari a meno di 4 anni.

Ritiene che la sua azienda avrà modo di sviluppare nuove opportunità di investimento in termini di efficienza energetica?

L’efficienza energetica ricopre un ruolo chiave nelle attività della Modusfm e come tale nei prossimi anni prevediamo di effettuare investimenti oltre che nel settore della PA e di quello industriale, anche nel mercato del terziario che reputiamo di grande interesse.   

Nel grafico si riporta l’analisi costi/benefici riferita alla sostituzione di due generatori di calore ad acqua calda nel settore ospedaliero, per una potenza installata complessiva pari a 12,6 MWt, che evidenzia un tempo di ritorno, comprensivo della quota prevista dall’acquisizione dei Titoli di Efficienza Energetica, minore di 2 anni. Lo stesso intervento senza il beneficio dei TEE avrebbe avuto un TR semplice di quasi 4 anni.

Gramitidieri
Analisi Costi/Benefici per la installazione di generatori di calore della potenza complessiva pari a 12,6 MWt

Spesso l’EGE ha difficoltà ad agire sui decisori aziendali: come sensibilizzare a politiche razionali nell’uso dell’energia?

Le recenti normative di settore indicano chiaramente che tale figura esca dal campo della pura consulenza energetica e svolga un ruolo sempre più centrale e decisivo nel management aziendale, come evidenziato espressamente dalle normative UNI 11339 e UNI 11352.

In questo contesto sono sempre di più le aziende che riescono a comprenderne i benefici economici che si traducono in maggiore competitività sul mercato.

Il quadro normativo in tema di efficienza energetica risulta chiaro e completo?

Il fatto che oltre ottanta provvedimenti legislativi risultino interessati all’efficienza energetica, evidenzia un quadro normativo di complessa lettura ed applicazione, resa ancor più difficoltosa se si considerano i continui aggiornamenti e le modifiche parziali dei recepimenti delle direttive comunitarie di settore.

L’incertezza legata alle modifiche degli incentivi, ad esempio, rappresenta un ostacolo che di fatto scoraggia alcune tipologie di interventi. In questo contesto credo che la possibilità paventata di allungare il beneficio dei certificati bianchi sull’intera vita tecnica in luogo di quella utile, seppur giustificata da uno sbilanciamento tra tep risparmiati e titoli emessi, possa diminuire l’appeal dell’intero meccanismo.

Studiare da EGE: corsi, master e scuole per la nascita di figure specializzate. Quanto conta la formazione?

Premesso che la formazione professionale e l’aggiornamento continuo sono azioni fondamentali per ogni professione, ritengo che la qualifica da EGE abbia nella esperienza la sua peculiarità. Del resto la certificazione secondo il nuovo schema di Accredia conferma tale approccio.

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Giornalista professionista e videomaker, attenta al posizionamento seo oriented degli articoli e all'evoluzione dei social network. Si occupa di idrogeno, economia circolare, cyber security, mobilità alternativa, efficienza energetica, internet of things e gestione sostenibile delle foreste