Slitta l’Epr tessile di tre mesi come è emerso nel corso del Venice Sustainable Fashion Forum appena concluso, dall’intervento dell’Ing. Laura D’Aprile del Ministero per l’ambiente e la Sicurezza Energetica (Mase). Sempre il Mase con il MIMIT hanno confermato il focus sul tema ultra-fast fashion, indicando l’EPR tra le priorità per ristabilire una concorrenza equa.

In una nota congiunta i Consorzi: Cobat Tessile, Consorzio Ecotessili e Consorzio ERP Italia Tessile e le imprese da essi rappresentate, “ribadiscono pertanto l’importanza della tempestiva pubblicazione del decreto per l’EPR dei prodotti tessili, essenziale per pianificare investimenti, innovare i processi, adottare le migliori best practice in termini di tracciabilità e trasparenza della gestione dei rifiuti, ma soprattutto allinearsi agli obiettivi di economia circolare delle strategie unionali”.
Importante guardare a un passaporto digitale dei capi
Oggi solo il 12% dell’immesso al consumo viene intercettato e avviato al recupero. Per migliorare su questo fronte serve lavorare su Epr e Passaporto Digitale sono gli strumenti chiave per una filiera tracciabile.
leggi anche: Un tavolo permanente per gestire End of waste e EPR nel tessile
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.















