Regolamento sui veicoli a fine vita, le richieste della filiera italiana

Molti gli spunti emersi all’evento di Assoambiente del 14 marzo, prima tappa della campagna “Impianti aperti on the road”

I rappresentanti della filiera italiana dei veicoli a fine vita (produttori, demolitori e riciclatori) chiedono al governo Meloni di essere coinvolti in un tavolo di consultazione volto a definire una posizione comune riguardo al prossimo Regolamento europeo sugli End-of-Life Vehicles (ELVs).

Convegno Assoambiente veicoli a fine vita
Foto Assoambiente

La necessità di avviare un tavolo di consultazione

“Oggi esistono molti punti di convergenza tra i produttori di auto e i diversi attori della filiera del trattamento dei veicoli a fine vita. Su altri, come la responsabilità estesa del produttore, andrà trovato un punto di incontro. È quindi quanto mai opportuno che, in attesa che riparta il dibattito a livello europeo sul Regolamento, il governo avvii un tavolo di consultazione con i diversi stakeholder, con l’obiettivo di individuare una posizione unica che faccia la sintesi delle diverse istanze”.

Lo ha dichiarato Anselmo Calò, presidente dell’Associazione demolitori autoveicoli (ADA), nel corso del convegno che Assoambiente ha organizzato il 14 marzo presso l’impianto Techemet di Ciriè (Torino), in occasione della prima tappa della campagna “Impianti Aperti on the Road”.

L’Italia come modello di economia circolare

Ogni anno, oltre sei milioni di veicoli giungono a fine vita in Europa, e vengono trattati come rifiuti. Senza una gestione adeguata e il recupero delle materie prime che contengono, possono causare danni all’ambiente e all’economia.

“L’Italia è un modello di economia circolare a livello europeo e non può non essere ascoltata. Nel settore della demolizione veicoli occorre fare un salto di qualità, anche perché le operazioni di riciclo delle componenti dei veicoli ci possono aiutare a reperire le materie prime critiche”, ha confermato Vannia Gava, viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

L’importanza dell’innovazione tecnologica

All’evento di Assoambiente hanno preso parte anche rappresentanti di ANFIA, UNRAE, ASSOFERMET, EURIC, ADQ e AIRA. Dagli interventi è emersa una sostanziale convergenza su diversi punti contenuti nella proposta di Regolamento, dalla regolamentazione dell’export dei veicoli alla necessità di una maggiore tracciabilità dei componenti venduti come ricambi; dal contrasto al “fai da te” all’assoluta opposizione ai centri di raccolta temporanei.

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“Il settore dell’autodemolizione ha vissuto negli anni un’evoluzione decisamente significativa, grazie alla normativa e alla capacità di organizzazione degli operatori. Oggi serve una normativa che stimoli l’innovazione tecnologica e l’abilità delle imprese di far fronte ai problemi anche in questo settore. Occorre rafforzare la sinergia tra tutti i componenti della filiera per definire una posizione che il governo italiano possa poi supportare in Europa”, ha concluso Chicco Testa, presidente di Assoambiente.

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