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Valorizzare l’impegno per l’ambiente anche in una condizione critica come quella generata dal sisma“. E’ con questo obiettivo che Ecodom, consorzio specializzato nella gestione dei RAEE, ha premiato i 4 comuni terremotati più virtuosi nella raccolta di questa tipologia di rifiuti (Comunanza, Montorio al Vomano, Cerreto di Spoleto e Rieti). La premiazione si è svolta in occasione della 25° edizione di “Comuni Ricicloni” (Roma, 27 giugno 2018), l’iniziativa di Legambiente che valorizza i migliori Comuni italiani sul fronte della gestione intelligente dei rifiuti.

In questa edizione di “Comuni Ricicloni”– commenta in una nota Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom – abbiamo voluto offrire il nostro contributo valorizzando le amministrazioni locali che, pur in una situazione di estrema difficoltà come il tragico terromoto del 2016, sono riuscite a continuare ad occuparsi della raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici, migliorando addirittura i propri risultati.”

La valutazione di Ecodom

Ecodom ha in particolare valutato le percentuali di crescita nella raccolta dei RAEE registrate tra il 2015 e il 2017 in 140 comuni e ha premiato il Comune migliore in ognuna delle regioni interessate dal sisma: Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio.

I risultati per singolo Comune

Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, è il Comune più virtuoso delle Marche con 8.600 kg di RAEE raccolti nel 2017, oltre il doppio della quantità registrata nel 2015. In Abruzzo, Ecodom ha premiato invece Montorio al Vomano (Teramo) che ha raccolto 17.400 kg di RAEE nel 2017, con un incremento del 64% rispetto al 2015. Per l’Umbria il riconoscimento è andato a  Cerreto di Spoleto (Perugia), che con 2.980 kg di rifiuti RAEE raccolti nel 2017 ha registrato un incremento rispetto all’anno prima del terremoto  del 25%. Infine, il comune della regione Lazio più virtuoso è Rieti che registra 88.230 kg di rifiuti RAEE raccolti nel 2017, con una variazione del +8% rispetto al 2015.

Raccolta dell’organico, i premi del CIC

Nell’ambito della manifestazione Comuni Ricicloni sono state inoltre premiate due realtà che hanno registrato delle ottime performance nel settore differenziata dell’organico e per la promozione del compost di qualità in campo agricolo. Si tratta in particolare del Consorzio Industriale Provinciale (CIP) di Oristano in Sardegna, che ha registrato una purezza merceologica pari al 98,5%, e dell’azienda Enomondo in Emilia Romagna.

Frazione organica, Sardegna tra i best performer

Proprio la Sardegna sede di una delle realtà premiate è una delle regioni con i migliori risultati in termini di raccolta dell’organico. ”La Sardegna si attesta tra le regioni con i valori più alti per quanto riguarda la quantità raccolta di frazione organica, con 129,6 kg per abitante l’anno”, spiega in nota Alessandro Canovai, Presidente del CIC, “ben oltre la media nazionali pari a 107 kg per abitante l’anno”.

Enomondo punta su compost per la fertilità dei suoli

L’impegno nella promozione dell’uso del compost, testimoniato da recenti sperimentazioni in campo agricolo che attestano l’efficacia del compost per incrementare la fertilità dei suoli, è stata la motivazione che ha spinto il CIC a premiare Enomondo, la società incaricata di gestire l’impianto di produzione compost della zona industriale di Faenza.

Nel 2016 prodotte quasi 2 mln di ton di compost

Nel 2016 in Italia sono state prodotte quasi 2 milioni di tonnellate di compost a partire dai rifiuti organici trattati negli impianti di compostaggio e digestione anaerobica”, ricorda in nota Massimo Centemero, Direttore del CIC. “Questi riconoscimenti sottolineano come le aziende, insieme ai cittadini, stiano lavorando per migliorare la filiera del rifiuto organico. Il recupero della frazione organica è sempre più importante all’interno dell’economia circolare: i rifiuti umidi possono essere trasformati in prezioso fertilizzante, il compost, utilizzato in agricoltura e nel florovivaismo”.

I vantaggi del compost

Diffondere l’utilizzo del compost significa promuovere uno strumento efficace contro erosione, impermeabilizzazione, perdita di biodiversità e desertificazione” –  aggiunge Centemero – “Il compost infatti aumenta la porosità, reintegra la sostanza organica e i principali elementi nutritivi, riavvia i cicli biologici favorendo la presenza di microrganismi, veri motori della “bioeconomia circolare”.

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