Aumentano i comuni “rifiuti free”. Sono 547 di cui solo tre capoluoghi: Treviso, Pordenone e Belluno. Carpi ed Empoli i comuni più grandi. La Regione con maggiori rifiuti Free è il Veneto. Crescono sensibilmente i risultati delle regioni: Trentino Alto Adige (+25%), Emilia Romagna (+11%), Veneto (+10%), e Piemonte (10%). I numeri annunciati oggi a Roma, nel corso dell’Ecoforum sull’economia circolare dei rifiuti organizzato da Legambiente, Editoriale La Nuova ecologia e Kyoto Club.
Economia circolare elemento centrale di una nuova politica industriale
Rispetto l’esigenza manifestata dal consorzio Conai attraverso la quale voce del presidente Giorgio Quaglia, Costa replica confermando la sua disponibilità verso nuovi impianti ma sottolinea il ruolo delle Regioni e dei Player locali per la loro realizzazione.
Sui target del recupero materie prime, Simona Bonafè, europarlamentare relatrice del pacchetto economia circolare, ricorda come oltre alla scadenza del 2020 per il reperimento della direttiva, la nuova sfida per l’UE sarà l’ecodesign. Settore in cui si può fare ancora molto e che potrà supportare una crescita industriale e competitiva del sistema paese.
Agevolazioni fiscali e supporto alle imprese il punto su cui il ministro e l’europarlamentare sembrano concordare come elementi strategici per far crescere velocemente le imprese nella integrazione di strategie di economia circolare. Un’occasione che non può sfuggire all’Italia per acquisire una competitività strategica sul piano europeo.
I prossimi passi del End of Waste nello Sblocca Cantieri
“Nello Sblocca Cantieri l’End of waste non soddisfa” dichiara Costa raccogliendo il disappunto espresso da Legambiente, ma è un inizio“. Sottolineando come la materia ambientale debba “crescere in conoscenza più che in competenza” nel Parlamento per velocizzare una crescita della visone politico ambientale, ma ricordando come “da quell’emendamento che é diventata legge si può partire, per cambiarla e migliorarla“. Uno dei limiti secondo Costa è rappresentato dal riferimento al decreto ministeriale del ’98 che non tiene conto dell’evoluzione delle materie.
More e tipologie di rifiuti, le direttive che accompagneranno rispettivamente entro luglio e ottobre la legge. “Nelle more ho chiesto che si esamini questo elemento e che si possa inserire una modifica nel riferimento al Dm: cambiare da ‘solo’ al Dm 98 con ‘anche’ al Dm. 98“, spiega Costa. E conclude: “In un anno é stato fatto quello che in trent’anni non è stato neanche pensato”.
I dati sui rifiuti in Italia
Nei comuni rifiuti free ogni cittadino produce al massimo 75kg di secco residuoall’anno. Nonostante questi record la produzione di rifiuti lungo tutto lo Stivale rimane ancora alta: ammonta a circa 487 kg/ab/anno la produzione di rifiuti. Grazie alla differenziata circa la metà viene intercettata e inviata alla differenziata ma resta sempre te il divario nord-centro-sud. In coda la Sicilia (20%) ma con due eccellenze: il Ragusa e Agrigento.
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— canaleenergia (@canaleenergia) June 27, 2019
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