Economia circolare del suolo, servono strategia e qualità

#DallaTerraAllaTerra la quarta edizione del convegno organizzato dal Cic a ridosso della giornata mondiale dedicata all'importanza del suolo

economia circolare del suolo CICA ridosso della giornata mondiale del suolo, che è il 5 dicembre, il Cic, Consorzio italiano compostatori, organizza la quarta edizione del convegno “#DallaTerraAllaTerra” per ricordare il valore e la complessità di questo elemento fondamentale e fragile.

La sostanza organica del suolo rappresenta “una piccola frazione di qualche punto percentuale del totale” come spiega nel corso dell’evento on line Claudio Ciavatta, ordinario di Chimica agraria Alma Mater studiorum Bologna. Una piccola percentuale che “fa girare l’universo” sottolinea Massimo Cementero direttore del Cic, ma che “non è nelle normative italiane. Non è nelle strategie nazionali. Il nostro codice ambientale contiene tutte le regole per i diversi settori (acqua, rifiuti etc ndr.) ma non per il suolo”. Il direttore del Cic, rimarca come siano più di quindici anni che il Cic sta cercando di porre all’attenzione delle agende politiche il tema del “mantenimento della sostanza organica del suolo”. Per cui è fondamentale anche una corretta procedura di compostaggio, che garantisca la qualità dell’economia circolare del suolo. Azione per cui l’Italia è stata portatrice di grande innovazione e di linee guida condivise dall’European compost network verso gli associati di tutta Europa, come sottolinea Marco Giacomazzi, policy officer del network europeo.

Una perdita che riguarda un tema contingente come il climate change, ma anche lo stesso valore agronomico del terreno.

Riflessioni che con i partecipanti della giornata, esperti ed operatori del settore del biowaste, della bioeconomia e della scienza del suolo, guardano al Green new deal come occasione strategica fondamentale per dare voce a un aspetto centrale dell’equilibrio della vita come la conosciamo oggi sulla Terra.

La tecnologia può già fare molto e la differenziata fatta bene può fare altrettanto, ma oggi serve una vera e propria pianificazione di azioni concrete che guardi anche ai processi economici e al recupero di spazi industriali, come ricorda Mario Bonaccorso, coordinatore cluster nazionale Chimica verde spring.

Il ruolo dell’Europa per il recupero e la preservazione
del suolo

Un’Europa che sembra si stia apprestando a recuperare il tempo perduto almeno nei prossimi obiettivi, assicura Giacomazzi dell’European compost network, con la strategia per la biodiversità adottata a maggio, l’UE ha stabilito impegni per tema suolo tra 2020 -2022” si è impegnata inoltre ha rispettare gli impegni internazionali delle Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile “in cui c’è l’obiettivo per neutralità del degrado del suolo (punto 15.3 ndr.)”.

Inoltre l’anno prossimo la Commissione aggiornerà la strategia tematica dell’UE per il suolo e presenterà un Piano di azione sul tema dell’inquinamento zero per il Capitale naturale: aria, acqua, suolo. Saranno infine definiti e imposti nel 2021 nuovi obiettivi di rispristino degli ecosistemi degradati.

Saranno quindi elaborati indicatori per l’inquinamento da azoto e fosforo contenuti nei fertilizzanti, su cui entro il 2022 sarà elaborato un piano di azione integrato di gestione dei nutrienti. Tematiche come l’impermeabilizzazione del suolo e riqualificazione dei siti dismessi contaminati saranno invece trattati nella strategia per un ambiente edificato sostenibile. La ricerca e la innovazione sarà finanziata all’interno dei programmi Horizon Europe 2021-2027 nella missione “Prodotti alimentari e salute del suolo”.

Perché utilizzare prodotti a base organica è fondamentale per la fertilità del suolo

cic suolo prof sapienza
Claudio Ciavatta, ordinario di Chimica Agraria Alma Mater Studiorum Bologna

Frà Sole: un progetto di economia circolare del suolo

Prendendo a modello la circolarità del sacro Convento di San Francesco d’Assisi che produce dello scarto organico alimentare dalla mensa e la selva degli ulivi, il Cic ha avuto modo di dimostrare la circolarità dell’esperienza della tutela del suolo valorizzando la sostanza organica di scarto del sacro Convento. Una miscela che ogni mattina va ad alimentare i compostatori.

Una risposta pratica alla Laudato Sì di papa Francesco per dimostrare come si possa agire in prima persona nella tutela del suolo, come spiega padre Antonello Fanelli, coordinatore del progetto sostenibilità Sacro Convento di San Francesco d’Assisi.

frasole suolo

Tra i relatori della giornata anche: Walter Ganapini, coordinatore scientifico Progetto Fra’ Sole; Lella Miccolis, amministratore unico Progeva srl; Frank Franciosi, managing director dello US composting council.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.